Luganese

Lugano, progetto di riqualifica stradale in via Minudra

Il Municipio è pronto a investire 1,2 milioni per adattare il campo stradale e creare una piazza di giro nel tratto finale a fondo cieco

La velocità massima consentita
(archivio Ti-Press)
13 ottobre 2023
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Il tratto finale, a fondo cieco, di via Minudra a Pazzallo/Carabbia sarà oggetto di un progetto di riqualifica. Il Municipio di Lugano ha presentato al Consiglio comunale la richiesta di un credito di 1,2 milioni. “L'avvenuta edificazione di questo comparto ha evidenziato negli anni i limiti di questo tratto stradale – si legge nel messaggio –. Il sedime risulta innanzitutto di proprietà parzialmente privata e parzialmente pubblica, rispettivamente il calibro stradale è poco confacente alle necessità viarie minime e, in particolare, al termine della strada manca una piazza di giro per permettere l'inversione di marcia che a oggi avviene su sedimi privati”.

Il progetto proposto prevede “l'adattamento del sedime stradale esistente di via Minudra con un calibro minimo di 3,50 metri e una nuova piazza di giro nella tratta finale”. L'accessibilità al comparto “è garantita dalla strada cantonale, una volta superato il nucleo di Pazzallo, rispettivamente è possibile scendere verso Noranco tramite la via Senago”. La velocità massima consentita sarà la stessa del comparto, ovvero 30 km/h. Il Municipio spiega che grazie a questo intervento, per il quale è previsto il prelievo di contributi di miglioria (il 90 per cento, “limitatamente ai costi relativi alla nuova piazza di giro e alle opere di allargamento”), la tratta finale a fondo cieco di via Minudria “viene riqualificata e adattata alla sua funzione di strada di servizio pubblica, allineandola alle basi di urbanizzazione previste dal Piano regolatore”. L'intervento, conclude l'esecutivo, “risolve finalmente la difficile situazione viaria e fa completa chiarezza sulla gestione del sedime stesso che, una volta risolti gli aspetti espropriativi nell'ambito della pubblicazione del progetto stradale, saranno giustamente gestiti dall'ente pubblico”.

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