Luganese

Sorengo, Parco Casarico premiato per la biodiversità 2022

Attribuito il Bindind d’innovazione al progetto immobiliare, per aver realizzato tutti gli aspetti della sostenibilità: ecologici, sociali ed economici

Un’immagine del complesso abitativo di Sorengo
(Igor Ponti)
31 ottobre 2022
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Il progetto immobiliare Parco Casarico di Sorengo vince il Premio Binding d’innovazione per la biodiversità 2022. I cinque blocchi immobiliari abitativi ideati dallo studio di architettura paesaggistica De Molfetta Strode e della Fondazione Weak Ends ha ottenuto il riconoscimento soprattutto grazie alle sue idee adottate nell’approccio al tema di acqua, sia per aver creato un valore aggiunto per la biodiversità, sia per aver migliorato la qualità di vita dei residenti. Mettendo in risalto le fonti, impostando in modo giocoso e meandrico i torrenti secchi (che portano acqua solo in caso di precipitazioni) e approntando con grazia un bello stagno, gli architetti paesaggisti hanno progettato un ambiente abitativo estremamente attrattivo e, nel contempo, hanno aumentato la diversità degli habitat naturali e delle specie. Il progetto si contraddistingue per avere coniugato in maniera innovativa la promozione della diversità, la riduzione del calore e l’utilizzo dell’acqua piovana.

Sostegno ai rifugiati alla Cascina

Lo studio di architettura paesaggistica «De Molfetta Strode» è riuscito a impostare l’areale con un’elevata biodiversità, che coniuga in modo ottimale le diverse necessità e convince per la sua qualità di progettazione. Con molto amore per i dettagli sono state scelte piantagioni d’ispirazione mediterranea e adatte all’ubicazione, ovvero un pendio ticinese esposto a sud. Il progetto fornisce inoltre un contributo mirato all’interconnessione di due zone ecologiche limitrofe, il laghetto di Muzzano e il bosco di Breganzona. Il progetto complessivo copre tutti gli aspetti della sostenibilità, non solo ecologici ma anche sociali ed economici. Per quanto riguarda l’ambito della società, la creazione del centro di quartiere "La Cascina», ricavato da una vecchia casa contadina ristrutturata, ha regalato un luogo d’incontro che risponde alle esigenze della popolazione locale, consentendo di organizzare manifestazioni e dare sostegno ai rifugiati nella loro integrazione. L’impostazione pregevole del complesso abitativo contribuisce parimenti a fare in modo che il progetto, che comprende 300 appartamenti in affitto e di proprietà, sia redditizio economicamente.

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