Luganese

Tresa, la sinistra attacca: ‘Il nuovo Municipio è illiberale’

TresaSostenibile spiega i motivi dietro le dimissioni del proprio municipale: l'esecutivo guidato da Piero Marchesi non sarebbe collegiale

Ponte Tresa, centro politico del nuovo comune di Tresa (Ti-Press)
9 maggio 2021
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Un'attitudine “scarsamente democratica e diremo anche illiberale”. TresaSostenibile, la formazione di centrosinistra del nuovo Comune di Tresa, spiega i motivi che hanno portato il proprio municipale Giuliano Zanetti a rassegnare le dimissioni. Casus belli è stata l'assegnazione dei dicasteri: “Sarebbe stata buona cosa tener conto dell'esperienza della municipale e dei municipali eletti – si legge in una nota indirizzata all'esecutivo e diffusa alla stampa –. È ben noto che il municipale eletto in rappresentanza di quel quarto della popolazione che ha scelto TresaSostenibile (24,8% dei voti di lista) ha una lunga esperienza nella gestione del territorio e dell'ambiente, esperienza non solo politica, bensì anche imprenditoriale”.

Ciononostante, a Zanetti è stato attribuito i dicasteri Ordine pubblico, sicurezza e difesa e Sanità e sicurezza sociale. ”Un segnale politico non chiaro” secondo la lista, che oltretutto non avrebbe tenuto conto della provenienza del municipale: Sessa è un quartiere con un territorio complesso. Per il movimento la maggioranza dell'esecutivo guidato da Piero Marchesi avrebbe preso la decisione già prima della seduta e lo testimonierebbe una decisione inerente alla videosorveglianza “che abbiamo letto all'albo e che neppure era stata condivisa con il nostro rappresentante, poi designato proprio al relativo dicastero”. Un lavoro quindi “poco o per nulla collegiale”.

L'auspicio è che ora le cose cambino con il subentrante.

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