Luganese

Covid-19, truffatori presto a processo

Il procuratore chiederà una pena fra i 2 e i 5 anni di prigione nei confronti dei due uomini che avrebbero dirottato 1,5 milioni di franchi

I soldi arrivati dalla Confederazione sarebbero stati dirottati in una società attiva nel settore petrolifero (Ti-Press)
23 febbraio 2021
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Si profila il processo per i responsabili della cosiddetta truffa dei crediti Covid. Come anticipa la Rsi, il procuratore pubblico Daniele Galliano ha rinviato a giudizio i due imprenditori italiani arrestati in gennaio per avere ottenuto indebitamente, dalla Confederazione, poco più di un milione e mezzo di franchi. Gli imputati (in larga misura rei confessi) si trovano tuttora in prigione. L'anno scorso, avrebbero alterato i bilanci per aumentare l’entità dei prestiti, dirottando successivamente i soldi (non ancora recuperati) in una società svizzera attiva nel settore petrolifero. Ripetuta truffa e ripetuta falsità in documenti le accuse principali di cui dovranno rispondere di fronte a una Corte delle Assise criminali presieduta dal giudice Amos Pagnamenta. Nei confronti dei due uomini, il pp intende chiedere una pena compresa tra i due e i cinque anni di carcere.

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