Luganese

Batte ancora il ritmo delle pendole

Juri Rotta è uno degli ultimi specialisti capaci di riparare questo particolare orologio

Ti-press/Golay
27 febbraio 2021
|

Ballano avanti e indietro al loro ritmo, e cantano. Se si volesse organizzare un festival delle pendole, altrimenti chiamate orologi a pendolo, un posto giusto potrebbe essere l'atelier di Juri Rotta a Gravesano, dal 2004 uno degli ultimi artigiani capaci di mantenerle in forma e di ripararle, quando occorre. Rotta, 46 anni, iniziato a 15 anni l'apprendistato nel campo orologiero e dopo oltre 30 anni continua imperterrito a mettere le mani negli ingranaggi. Anche se le pendole, un tempo presenza abituale nelle case ticinesi, sono un po' sparite dai nostri appartamenti. 

Un oggetto affettivo

"È così, oggi come oggi la vendita delle pendole è praticamente ferma, mentre la riparazione continua" ci risponde Rotta. Che così spiega il motivo per cui, in un mondo ormai dominato dall'elettronica, i, esiste ancora chi si prendere la briga - e la spesa - di mantenere questi vecchi e ingegnosi meccanismi. "La pendola è un oggetto affettivo, che anche tramandato da generazioni, era spesso il regalo per un matrimonio o un altro evento importante.  Io ho iniziato l'apprendistato nel 1989, mio padre era un orologiaio quindi sono stato indirizzato un po' in questa direzione, e nel laboratorio si vedevano le pendole, mentre altri compagni di scuola vedevano solo orologeria da polso, o meccanica da tasca, anche perché ci sono tante fabbriche di orologi che formano apprendisti, mentre la pendola viene trattata marginalmente. Nella zona di Neuchâtel ci sono ancora produttori, che però costruiscono solo su richiesta, non c'è più lo stock come negli anni '60 '70".

La progressiva estinzione delle pendole ha secondo Rotta più di una spiegazione. Per il tipo di arredamento che si ha nelle case, la pendola, o in generale un oggetto antico non sempre sta bene. E poi al giorno d'oggi ci sono altri problemi finanziari, così la pendola è l'ultimo dei pensieri. Spesso alla fine finisce in cantina, e poi dalla cantina, brutto da dire, nei rifiuti". Anche perché il 'mercato dell'usato è piuttosto scarso e si rivolge a una ristretta cerchia di amatori del genere "Ogni tanto vado al mercatino a Lugano e se ne vede qualcuna. Il mercatino più importante è a Le Landeron, vicino a Bienne, di solito a settembre, e lì di pendole se ne vedono a decine. Oggi come oggi i prezzi son molto variabili, ci sono oggetti da 3-4 mila franchi ma su tutti.ch, per dire, si trovano anche pendole da 100 o 200 franchi...". 

Dal passato remoto

Esiste tuttavia uno zoccolo duro di 'resilienti' che danno lavoro a Rotta e ai pochi altri riparatori rimasti. "Ci sono anche giovani, ma sono più numerosi gli anziani, che hanno ricevuto una pendola in regalo e ci tengono ad averla funzionante e in ordine, perché evoca ricordi". Per loro fortuna esistono ancora alcuni, pochi, specialisti capaci di rimettere le mani in questi  particolari orologi. I 'pendulier', come vengono chiamati nella Svizzera francese questi artigiani.  "A Lugano ci sono anche i fratelli Gottardi, in Tutto il Ticino saremo quattro o cinque. Rotta è uno specialista, che 'fa' praticamente solo pendole.  Il tipo di intervento dipende molto dal modello. Ci sono pendole che suonano ogni ora, altre ogni mezz'ora o ogni un quarto d'ora, grandi suonerie, dipende dalla tipologia. Arrivano certe pendole fatte 200 anni fa e avevano delle suonerie veramente ingegnose, e probabilmente fra 200 anni funzioneranno ancora. Capita spesso che nelle pendole, soprattutto in quelle molto antiche, si trovano le firme degli orologiai che hanno eseguito delle riparazioni precedenti, spesso anche data e luogo, capita anche che alcuni orologiai aggiungevano la meteorologia di quel giorno. Quando trovo queste informazioni ancora ben leggibili le comunico al cliente, sono informazioni sulla storia della pendola e le firme sulle molle di carica indicavano la data esatta della costruzione del meccanismo. Quando leggo firme del 1820 mi chiedo sempre come hanno riparato la pendola, dove, con che attrezzi e in che situazione, mi fa riflettere che io ora nel 2021 sto facendo gli stessi lavori con gli stessi gesti tramandati nel tempo".

"Le doti necessarie per fare il mio mestiere?  Pazienza, ma soprattutto precisione. SI lavora più 'in grande' rispetto all'orologeria di polso ma anche qui, ogni difetto può fermare la pendola. Per le riparazioni la spesa solitamente è da alcune centinaia di franchi, dipende dal tipo di meccanismo, una fattura sopra i mille franchi è rara. Naturalmente bisogna adeguare il costo della riparazione al valore dell'oggetto, per fortuna posso fare anche questo tipo di ragionamento. Normalmente ogni 7/8 anni va rifatta la manutenzione. Mi arriveranno un 200 pendole all'anno, forse qualcuna in più, se la revisione va liscia si possono calcolare circa 4 ore di lavoro Prima si fa il lavaggio, poi si sostituiscono boccole e perni, si rettificano le palette di scappamento, a opera finita do due anni di garanzia. Generalmente i pezzi se non disponibili si ricostruiscono, per esempio c'è un collega a Losanna che riproduce ruote o pignoni, ho contatti con colleghi che hanno un attrezzatura più completa". Non mancano interventi più semplici, di 'pronto soccorso'. "Capita che il cliente pensi che si sia rotta la pendola, invece ha solo edimentato di caricarla... oppure ha attaccato i pesi al contrario, o cose del genere che si risolvono con una telefonata". 

E il futuro?

Col calo delle pendole funzionanti, sarà ineluttabile un passaggio ad altri tipo di orologi, per Juri Rotta?  "Recentemente è mancato mio papà che si occupava degli orologi, quindi cerco di fare almeno le batterie. Sarebbe bello mettere in piedi un laboratorio per tutta l'orologeria, anche perché miei colleghi sono perlopiù in età di e ci sarà sicuramente un vuoto generazionale. Negli anni '80 questo mestiere sembrava finito, a me personalmente l'orientatrice aveva detto lasciar perdere l'orologeria, perché non ci sarebbe stato un futuro.. Adesso so che ci sono parecchi apprendisti, forse c'è un ritorno. Per quanto mi riguarda, Euromillion a parte, sicuramente non ho intenzione di cambiare lavoro".

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE