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Spari nella notte, nei guai il titolare del Cecil

I colpi (a salve) sono stati esplosi dopo un diverbio con dei giovani

Ti-press
22 giugno 2020
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Due spari, nella notte. Hanno temuto il peggio i residenti di Paradiso che nelle ore piccole di  mercoledì hanno sentito distintamente due colpi, boati provenienti dalla zona del lungolago. Come si è poi appreso, nessuno è rimasto ferito, perché la pistola impiegata era stata caricata a salve. Nei guai è finito il titolare del night club Cecil, fermato e interrogato la notte stessa. Nel suo ufficio sono state trovate altre armi.

I fatti risalgono a mercoledì notte appunto, ma sono ancora al vaglio degli inquirenti. Questa la versione dei fatti che ci ha dato il titolare del night, Sandro Iaria. "Da qualche tempo sulla terrazza avvenivano dei furti, martedì abbiamo sorpreso una ragazza che tentava di portare via una bottiglia di amaro. Ci ha fra l'altro detto i nomi degli amici che partecipano ai furti... la sera dopo li ho visti di nuovo, erano in cinque. Due di loro mi si sono fatti contro, a quel momento ho sparato con la pistola, una P38, i colpi a  salve e sono scappati. Poi sono rientrato in camera, e sono arrivate almeno dieci macchine della polizia... quando sono uscito per spiegare mi hanno puntato i mitra addosso, mi hanno portato alla centrale e chiuso in una cella di un metro quadrato. Alle due e mezza mi hanno rimandato a casa, senza neppure farmi parlare col procuratore o con un giudice. Penso che inoltrerò una querela per abuso di autorità".

Cosa sia accaduto in quei concitati momenti è al centro degli accertamenti. Gli inquirenti, da noi contattati, confermano che vi è stato un diverbio, e che il titolare del Cécil ha esploso almeno due colpi a salve. Un gesto che voleva essere 'intimidatorio', come ci ha spiegato il diretto interessato, e che rischia di metterlo dei guai.

Subito allarmate, sono giunte sul posto squadre di  ben tre corpi: della Polizia cantonale, la Polizia Città di Lugano e della Ceresio sud.. Le perquisizioni effettuate subito dopo i fatti hanno consentito di scoprire che l'uomo era in possesso di altre due pistole e di una mazza da baseball. "Le pistole sono regolamente denunciate" ci risponde Iaria, glie le ho fatte trovare io, le tengo in cassaforte.

Inizialmente a carico dell'esercente era stato posto il reato di messa in pericolo della vita altrui ma una volta appurato che i colpi erano a salve, questa fattispecie sarebbe venuta a cadere, secondo le verifiche che abbiamo potuto effettuare ieri. Resterebbero per contro aperte le ipotesi di reato di minacce e di detenzione illegale di ami. Dalla Procura ci è stato risposto che il tutto rimane al vaglio degli inquirenti, e che chiaramente il fatto di non avere impiegato proiettili veri alleggerisce non poco la posizione del 73enne Iaria.

Il titolare del Cecil e dell'annnesso albergo Victoria in passato si era battuto anche pubblicamente per una maggiore regolamentazione del settore 'a luci rosse' ticinese. Pone l'accento sulla profonda differenza tra i night club e i postriboli. Ed evoca il pericolo della presenza di bande criminali legate alla prostituzione. Individui armati e pericolosi, cosa d'altra parte confermata da alcuni fatti di sangue successi negli anni. Ma a quanto pare anche i gerenti dei night non sarebbero del tutto disarmati, stando a quanto scoperto a Paradiso...

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