Luganese

Numeri importanti per il Museo del Malcantone

La stagione appena conclusa è stata contrassegnata da diversi eventi: dall'editoria all'offerta espositiva.

8 marzo 2020
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Il recupero e la pubblicazione del diario di Giovanni Anastasia, un contadino di Breno vissuto tra la fine del XVIII secolo e l’inizio del XIX secolo, hanno rappresentato senza ombra di dubbio l’operazione di maggior impegno e successo messa in atto nel corso del 2019 dal Museo del Malcantone, come confermano i molteplici riconoscimenti ottenuti a livello nazionale e internazionale. Lo hanno ribadito a chiare lettere all’assemblea del consuntivo riunita sabato a Caslano il presidente Gianrico Corti e il curatore Bernardino
Croci Maspoli. Ma accanto alla pubblicazione citata, che tra l’altro ha ottenuto un ottimo risultato anche sul fronte delle vendite, la stagione appena conclusa è stata contrassegnata da diversi altri eventi a partire dall’inaugurazione della sala “Cantare, ballare, suonare”, ultimo tassello del completo rinnovo della sede di Curio e dell’offerta espositiva che comprende svariati materiali: strumenti comuni ma anche strani, oltre a testi, spartiti e immagini, nonché un archivio multimediale liberamente consultabile.

Per contro, ha ricordato Croci Maspoli, lo scorso anno non è stato possibile avviare la realizzazione del tanto atteso deposito: l’iter è infatti ancora in corso e la domanda di costruzione è attualmente all’esame delle istanze cantonali. Nel frattempo è però stato approfondito il progetto e la Fondazione Malcantone ha concesso all’Associazione Museo del Malcantone il diritto di superficie sull’area che ospiterà la nuova struttura.

Per quanto concerne l’attività espositiva, l’impegno che ha comportato il nuovo allestimento della sede di Curio non ha permesso di avviare mostre temporanee, mentre per ragioni indipendenti dalla volontà dei responsabili non è stato possibile la preparazione di un progetto artistico molto interessante, che sarebbe stato il 'fiore all’occhiello' in occasione della riapertura primaverile del Museo della Pesca di Caslano. Ciononostante in quest’ultima sede è proseguita con successo l’attività di animazione, culminata lo scorso gennaio con la terza edizione di 'Mondi sommersi' dedicata alle migrazioni, e l’attività didattica caratterizzata da 52 visite guidate e 20 animazioni.

Un lusinghiero successo è stato raggiunto con l’offerta digitale. Complessivamente il sito della sede di Curio (www.museodelmalcantone.ch) ha registrato un totale di 67'139 visitatori, mentre il sito del museo della pesca di Caslano (www.museodellapesca.ch) ha totalizzato 104'685 visitatori, a cui bisogna aggiungere i 32'007 visitatori del sito laghettialpini.ch.

In tema di collaborazione con musei, enti regionali e transfrontalieri, per l’anno trascorso segnaliamo in particolare quella con Elena Morena Weber e i realizzatori dello spettacolo Well, come Home, andato in scena a più riprese nel nucleo di Fescoggia fra settembre e ottobre. Su invito del Cantone, in gennaio è stato proposto a un gruppo di funzionari e collaboratori alcune riflessioni sulla storia dell’emigrazione ticinese. In collaborazione con il Patriziato di Miglieglia è stato preparato materiale didattico e arredi per la “casèra” restaurata. Infine a Curio il sodalizio ha ospitato la presentazione del libro “Volabass” (organizzata dagli Amici di Casa Avanzini) e quella del volume curato da Carlo Scheggia e Fabio Crivelli “Malcantone terra di castagni”. Da ultimo sia il presidente Gianrico Corti sia il curatore Bernardino Croci Maspoli hanno voluto salutare quattro membri di comitato che con il 2019 hanno lasciato l’incarico. Si tratta di Domenico Milesi e Fernando Cantoni, Barbara Robbiani e Roland Hochstrasser.

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