Luganese

Massagno, una nuova porta per il futuro

La riqualifica riguarda la zona del quadrilatero Cappella due mani–via Lepori-Cinque vie-Povrò con i relativi raccordi dell’autostrada

Incrocio Cappella due mani (Ti-Press)
7 marzo 2020
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Lunedì nella sua seduta settimanale il Municipio ha riattivato un messaggio risalente al 2017, che a suo tempo era rimasto bloccato in attesa della procedura a livello cantonale. È la richiesta di credito (350mila franchi la spesa prevista) per la pianificazione e il riassetto viario e urbanistico, della cosiddetta ‘porta ovest’. La zona interessata è compresa nel quadrilatero Cappella due mani–via Lepori-Cinque vie-Povrò con i relativi raccordi dell’autostrada. La riqualifica muove dal declassamento, e parziale scomparsa, delle stesse bretelle di accesso/uscita autostradale di Lugano-nord, quelle per intendersi che costeggiano il cosiddetto ‘prato delle mucche’.

Bruschetti: 'Via Lepori come strada di quartiere'

Il sindaco di Massagno, Giovanni Bruschetti: «Quanto allestito e deciso dal Cantone pone importantissime premesse per una riconversione urbanistica di via Lepori, che non deve più fare da bretella fra la Cappella due mani e le Cinque vie. Non avendo più questo traffico ci sono le premesse di recuperi importanti per i due svincoli, oggi consacrati esclusivamente al traffico veicolare». In concreto? «Gli studi finora portati aventi dal Cantone, intravvedono la possibilità che la via Lepori non sia in futuro più allacciata all’incrocio della Cappella due mani, diventando una strada di quartiere. In pratica non sarebbe più una frattura tra la zona di Povrò e il resto del comune. Molti temi, che il Consiglio comunale evidentemente affronterà durante la prossima legislatura, in funzione anche degli studi che dovremo fare».

Verso il recupero di aree verdi e pubbliche

Studio che, nel messaggio municipale, viene immaginato ‘in parallelo’, con un mandato diretto alla società Citec Sa di Ginevra che aveva a suo tempo elaborato lo studio di fattibilità. La messa in atto delle misure dovrebbe richiedere alcuni anni. A proposito delle conseguenze sulla viabilità, qualcuno ha già avanzato il timore che il traffico possa finire per spostarsi sul lato di Besso, invadendo anche strade di quartiere: un discorso che evidentemente andrà approfondito. Una parte importante del comparto ‘porta ovest’ è costituito dalla zona a valle del centro sportivo di Valgersa. Ancora Bruschetti: «Stiamo già lavorando da alcuni mesi in un gruppo di lavoro intercomunale con Savosa. I risultati sono stimolanti, e parlano di un notevole recupero di aree verdi e pubbliche, ma per ora non posso dire di più».

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