Luganese

Capanna del Monte Bar, si cercano custodi

Dopo aver raggiunto e oltrepassato il business plan dei 2'000 pernottamenti, il rifugio della Capriasca è alla ricerca ora di nuovi gestori

L'inaugurazione nel 2016 (Foto Ti-Press)
24 luglio 2019
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La capanna Monte Bar è alla ricerca di nuovi custodi. Inaugurata nel 2016, su spinta della sezione Ticino del Club alpino svizzero (Cas), a ottant’anni dalla costruzione della prima struttura, si trova a 1’620 metri in territorio di Capriasca. Oltre a una vista imperdibile offre 42 posti letto, un refettorio per 60 persone e una grande terrazza panoramica. Pur essendo aperta tutto l’anno, le stagioni di maggior frequentazione sono quelle primaverile e autunnale. Capanna fra le più belle della regione e meta non solo di escursionisti, ma sempre più di biker, nei primi tre anni di gestione i pernottamenti hanno superato l’obiettivo dei 2’000, cifra che sorpassa, infatti, quanto previsto nel business plan iniziale.
Ora però, a breve, si ritroverà senza ‘padroni di casa’. Il Cas, che ne è proprietario, tre anni fa aveva affidato la gestione ai due giovani cuochi Alessandro Müller e Jvan Cattaneo, che in questo periodo hanno accolto ospiti indigeni, d’oltre Gottardo e del resto d’Europa, presentando una cucina in grado di valorizzare i prodotti locali e nostrani del Ticino. Pur registrando un successo, Jvan lo scorso anno e Alessandro a fine della corrente stagione, hanno però deciso di intraprendere nuove sfide professionali in quanto cuochi di grotto. La capanna si ritrova perciò ai piedi della scala con la necessità, imminente, di trovare nuovi custodi. Per il Cas un problema inaspettato al quale far fronte, in tempi brevi, considerata l’attività costante della capanna luganese.

Concorso aperto fino alla fine di agosto. Per il Cas Ticino: ‘Continuare nel segno positivo’.

Una gestione positiva e ricca di soddisfazioni, quella di Ivan e Alessandro, confermata anche dal presidente del Cas, Giovanni Galli: «Bravi cuochi e belle persone, la clientela e il Cas erano molto soddisfatti della loro prestazione». Sebbene Müller e Cattaneo siano dunque stati dei ‘pilastri’ nell’ultimo triennio della capanna, il Cas Ticino ha espresso la necessità di dover andare avanti nel cercare un altrettanto competente team che possa continuare nel segno positivo lasciato dall’attuale gestione. Il concorso per la gestione della struttura è aperto fino alla fine di agosto e il capitolato consultabile sul sito internet www.casticino.ch. Il Cas, in questo senso, incoraggia gente interessata a partecipare, con la possibilità, preziosa, di poter assolvere un impegno lavorativo a stretto contatto con la natura. «In un ambiente dove regna la calma e la tranquillità, spettacolare in termini di panorama e di verde, come è quello della Capriasca – ci spiegano i promotori – la capanna del Monte Bar accoglie ospiti sia locali sia provenienti da località alquanto lontane. Gli amanti della montagna che hanno scoperto questo luogo, sono rimasti piacevolmente soddisfatti dall’accoglienza e dalle attività all’aperto offerte. Oltre al buon cibo e l’imprendibile vista sul lago di Lugano vi è un territorio tutto da scoprire. Per questo il Monte Bar è una delle mete più gettonate in Ticino dai ciclisti, i quali, a decine, pedalano il fine settimana per raggiungere la sua vetta». Si stanno quindi rivelando vincenti i contributi sia pubblici sia privati venuti in soccorso della nuova struttura, concepita anche per sviluppare il turismo regionale, la cucina, l’escursionismo e l’uso delle mountain bike. «Nonostante la concezione moderna e la vicinanza alla città, la struttura mantiene infatti – non manca di ricordare il Cas Ticino – il carattere della capanna alpina con le tipiche regole da rispettare, per una piacevole convivenza. La possibilità di pernottare in piccoli dormitori, i servizi con acqua calda al piano e altre piccole comodità non devono far dimenticare all’ospite che la struttura sorge isolata a oltre mille metri di quota in un contesto alpino che va apprezzato e rispettato».

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