Luganese

Missile aria-aria: 'Nelle mani giuste poteva essere riattivato'

Si allarga alle polizie europee l'inchiesta che ha portato all'arresto di tre persone fra cui un ticinese e al sequestro di un arsenale ineggiante Hitler

24 luglio 2019
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«Niente di specifico e nulla a che vedere con la materia per cui procediamo. Abbiamo attività in corso su tutte e tre le persone e di più non le posso dire. L’operazione non è finita».

A confermarci l’allargamento a macchia d’olio dell’inchiesta Matra un dirigente della Digos di Torino: «Anche oggi siamo riusciti a raccogliere altri elementi. Lo svizzero – ci conferma i precedenti del 42enne con domicilio a Bissone e casella postale a Melide, di ‘facciata’, arrestato nell’ambito dell’operazione che ha portato al sequestro di un missile aria-aria – e la sua vita passata sono oggetto di approfondimento investigativo in collaborazione con la polizia elvetica».

Non solo, secondo quanto reso noto a ‘laRegione’ dal funzionario, l’inchiesta si sarebbe allargata a tutta l’Europa: «Le armi ritrovate hanno provenienza e fabbricazione di diversi Paesi e ciò ci ha portato a intessere collaborazioni con il servizio di Interpol. Ci stiamo dunque lavorando tutti, dagli agenti austriaci a quelli tedeschi e polacchi. Interessati sono stati anche gli spagnoli. Tutte nazioni dove sono state costruite le armi e che quindi ci devono aiutare a ricostruire il canale».

Nessun dubbio peraltro sulla consistenza del missile? «Assolutamente no – ribatte ai nostri interrogativi il poliziotto –. È un missile! Seppur la punta non presenti esplosivo, messo in mani a chi di dovere è riattivabile». E conferme vi sono anche nei confronti del sessantenne che stava contrattando la vendita dell’arma di guerra. Nel 2009, la Prefettura di Varese vietò la detenzione di armi e munizioni all’ex funzionario doganale arrestato anch’egli nei giorni scorsi. L’uomo riportò una condanna definitiva a un anno e sei mesi per una truffa ai danni dello Stato commessa nel periodo in cui prestava servizio a Malpensa. Nella sua abitazione di Gallarate, oltre a stemmi e cartelli con simbologia nazista, sono stati rinvenuti dodici fucili, sette pistole, una mitraglietta Scorpion, e altro materiale è stato recuperato nella sua seconda casa di Massa.

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