Luganese

A Campione ancora un blitz della Guardia di Finanza

Il gruppo di cinque agenti del nucleo-economico finanziario ha preso in esame i bilanci comunali che vanno dal 2013 al 2017

Ennesimo blitz delle Fiamme Gialle a Campione (foto: Ti-Press)
19 settembre 2018
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Cinque uomini del Nucleo economico-finanziario della Guardia di Finanza di Como, sono arrivate alle 9.30 a Campione d'Italia. Sono scesi da un'autovettura 'civetta' ed erano in borghese. A passo svelto sono entrati nel Comune di Campione d'Italia che da ieri è senza sindaco, giunta e consiglio comunale dopo le dimissioni di Roberto Salmoiraghi.

Le Fiamme gialle negli uffici del settore economia del Comune hanno spulciato documentazione riferita ai bilanci comunali dal 2013 al 2017, così come era stato lo scorso 11 settembre, nell'ambito di una vasta inchiesta condotta dal magistrato inquirente Pasquale Addesso e coordinata da Nicola Piacente, capo della Procura di Como. L'esame della copiosa documentazione acquisita nella precedente puntata in via del Ceresio delle Fiamme gialle dovrebbe aver fatto emergere elementi da richiedere approfondimenti documentali.

L'interrogativo alla base dei nuovi accertamenti, scaturiti dalla dichiarazione di dissesto finanziario decretato dal Consiglio comunale lo scorso giugno, è quello di capire se sussistevano le condizioni di emergenza per far ricorso – come è stato – all'anticipazione di tesoreria per far fronte agli impegni di spesa presi nel corso degli anni. Accertamenti in corso anche da parte del commissario liquidatore, nominato dal prefetto di Como, Angela Pagano, il cui compito è quello di fare le pulci agli ultimi cinque bilanci comunali.

Non è dato sapere se esista un punto d'incontro tra i due accertamenti. Bocche cucite sia in Procura che al Nucleo economico-finanziario della Gdf di Como. Stamane 'la Regione' ha parlato con Anna Maria Loizzo, capo di gabinetto della Prefettura lariana: "Già ieri pomeriggio non appena è arrivata la lettera di dimissione del sindaco di Campione d'Italia, è stato informato il Dipartimento enti locali del ministero dell'Interno. La questione è sul tavolo del prefetto e del capo di gabinetto del ministero. Spettano loro i prossimi passi".

A quanto risulta a 'la Regione' ci sarebbero già state telefonate. Primi contatti propedeutici per trovare il commissario e quasi certamente i due sub commissari da inviare in riva al Ceresio. I tempi? Dagli uffici di via Volta a Como, dove ha sede la Prefettura, nessuno è in grado di fare previsioni. Sembra, comunque, scontato che chi (o coloro) sarà chiamato a sbrogliare una situazione senza precedenti in Italia arriverà da Roma.

Non ci sono precedenti di fallimento di un Casinò, non solo a livello italiano, ma mondiale. Nel frattempo la Rsu della casa da gioco ha convocato per domani sera alle 20 l'assemblea dei 487 dipendenti "sospesi" per un confronto a 360 gradi sia con tutte le segreterie territoriali di categoria che con esponenti sindacali nazionali. Assemblea a cielo aperto nella piazza antistante il Casinò.

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