Luganese

Tentato omicidio per i tre dell'accoltellamento al Maghetti

Chiusa l’inchiesta contro tre dei cinque protagonisti del fatto di sangue avvenuto il 21 ottobre scorso in centro a Lugano che fece 4 feriti

(foto Ti-Press)
20 aprile 2018
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Chiusa l’inchiesta contro tre dei cinque protagonisti dell’accoltellamento avvenuto il 21 ottobre scorso nei pressi della discoteca in zona Quartiere Maghetti di Lugano, in cui rimasero ferite quattro persone. Il terzetto dovrà rispondere di fronte alla Corte delle Assise Criminali fra l’altro di tentato omicidio intenzionale. Questa l’accusa principale, riferisce la Rsi, prospettata al 22enne svizzero d’origine serba, al cubano di 25 anni e al boliviano di 23 che era in possesso di una pistola.
Il procuratore Antonio Perugini li accusa pure di rissa, lesioni gravi e infrazione alla legge federale sulle armi. Il procedimento penale contro gli altri due indagati è stato invece disgiunto. Il presunto accoltellatore, arrestato in Italia, rifiuta infatti l’estradizione. L’ultimo a finire in manette (un albanese di 25 anni) è invece accusato anche di un traffico di droga, e le indagini non sono finite.

All’origine della rissa, il pestaggio subito dal fratello del 22enne a Lugano, che scatenò la voglia di vendetta, culminata nello scontro tra bande dii sudamericani contro gli albanesi.

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