Crollano gli incassi al casinò di Campione

Continua a grandinare su Campione d'Italia dove il clima che si respira è quello della paura. L'ultima notizia che arriva dall'enclave è infatti decisamente negativa. Se gli incassi del Casinò in gennaio erano risultati in calo del 7,9 per cento rispetto allo stesso mese del 2017, in febbraio è andata peggio. Il calo infatti è stato dell'11,5 per cento, con percentuale più marcata delle slot che hanno incassato il 13,8 per cento in meno. Si sostiene che in parte sarebbe dovuto alle vincite registrate lo scorso mese. E ciò rappresenta un bel biglietto da visita, pagato a caro prezzo. Basti dire che sull'introito totale di 6 milioni e 67mila euro, il gettito delle slot è stato di 5 milioni e 311mila euro. In calo anche le roulette che hanno incassato 253 mila euro. A conferma che sembrano spariti i grandi giocatori.

Segno negativo che sfiora le due cifre (poco meno del 10 per cento) anche gli ingressi a febbraio rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Segni negativi che oltre ad appesantire la situazione, nuociono all'immagine di un Casinò in ripresa che si sarebbe voluto dare il prossimo lunedì 12 marzo. Vale a dire il giorno in cui in Tribunale civile a Como si terrà l'udienza sulla richiesta di fallimento della Casinò Campione avanzata dalla Procura lariana sul presupposto che la società di gestione della casa da gioco non è nelle condizioni di continuare l'attività, in quanto schiacciata dal peso derivante da una montagna di debiti. Una partita obiettivamente difficile, ma non impossibile come si dice convinto il pool di legali guidati dal professor Marco Sica chiamati a contrastare le considerazioni del procuratore Nicola Piacente e del sostituto Pasquale Addesso, titolare dell'inchiesta penale nei confronti del precedente consiglio d'amministrazione, indagato per peculato.