Luganese

Corruzione e riciclaggi: approda a Lugano l'inchiesta italiana sul 'guru' della terapia del dolore

(© Ti-Press / Benedetto Galli)
12 maggio 2017
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Toccata anche la società luganese, con la filiale italiana, nell’indagine della questura di Parma su un presunto scandalo sanitario sul professor Fanelli. Una portavoce di Ibsa Institut Biochimique Sa conferma il coinvolgimento della multinazionale con sede a Pambio Noranco che ha dato la propria disponibilità a collaborare con gli inquirenti e resta in attesa di conoscere i moti del coinvolgimento.

Gli investigatori coordinati dal Pm Giuseppe Amara, indagano su un”sistema di corruzione e riciclaggi” con al centro il luminare della terapia del dolore Guido Fanelli attivo all’Università di Parma. I reati contestati sono: associazione per delinquere finalizzata alla corruzione ed al riciclaggio, nel campo della sperimentazione sanitaria e nella divulgazione scientifica per favorire le attività commerciali di imprese farmaceutiche nazionali ed estere, attraverso la commissione di abuso d'ufficio, peculato, truffa aggravata e trasferimento fraudolento di valori.

Tra gli illeciti scoperti dai Carabinieri del Nucleo Anti Sofisticazioni di Parma vi sarebbe l'introduzione di studi per promuovere determinati farmaci o la stesura di relazioni alterate per smentire articoli negativi su specifici prodotti o dispositivi medici. Ulteriori prove dimostrerebbero ricerche non autorizzate su pazienti (cavie inconsapevoli) tenute in alcune strutture di terapia del dolore dell'università di Parma e della regione Emilia-Romagna e pilotate alcune pubblicazioni scientifiche. Tutto ciò, secondo le accuse, sarebbe avvenuto in accordo con le società farmaceutiche coinvolte. Nel mirino degli inquirenti anche il business della formazione professionale dei medici, disciplina prevista sì dalla legge italiana, ma attuata privilegiando le aziende coinvolte nell'indagine. Nel corso delle indagini, i Carabinieri ha anche sequestrato 500mila euro in contanti e uno yacht nella disponibilità di Fanelli, il Pasimafi V, che ha dato il nome all'inchiesta.