Lugano

Lugano aiuta cinque Paesi in via di sviluppo

19 luglio 2016
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Il via libera, come ogni anno, è stato dato dal Consiglio comunale di Lugano. Da qui il prelievo delle Ail Sa dai consumatori domiciliati in città di 1 centesimo per ogni metro cubo di acqua potabile fornito. L’importo viene poi versato in un fondo e utilizzato per sostenere dei progetti mirati a promuovere lo sviluppo idrico nei paesi che soffrono di gravi problemi di approvvigionamento e di distribuzione di acqua. L'anno scorso sono stati destinati ben 70mila franchi a cinque progetti di associazioni ticinesi attive in Nicaragua, Uganda, Ruanda, Mozambico ed Ecuador. Per garantire che questi contributi finanziari vengano effettivamente usati per raggiungere lo scopo al quale sono stati destinati, le associazioni dovranno stilare periodicamente un rapporto dettagliato sui passi intrapresi e sui risultati ottenuti. I progetti finanziati riguardano i seguenti Paesi: Nicaragua: costruzione acquedotto per 150 famiglie; Uganda: costruzione di pozzi per comunità marginalizzate; Ruanda: pompe idrauliche che funzionano grazie all'energia solare; Mozambico: perforazione o riparazione di pozzi per acqua, costruzione di latrine e formazione della popolazione in ambito igienico e sanitario; Ecuador: captazione di acqua da sorgente incontaminata. I progetti sono scelti con il supporto della Fosit, Federazione delle Organizzazioni non governative della Svizzera Italiana, tramite un’apposita commissione incaricata di valutare le domande di finanziamento e la qualità dei progetti orientati a migliorare l’accesso all’acqua potabile nel mondo e rilascia il proprio preavviso all’indirizzo del Municipio di Lugano, che decide sull’allocazione delle risorse finanziarie raccolte. I criteri di scelta premiano: la serietà, la pertinenza, il rispetto dei bisogni primari, il coinvolgimento della popolazione locale e le prospettive di sostenibilità futura.