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Centro civico ad Ascona, presto il via ai lavori

Un investimento di 12,1 milioni di franchi per due stabili comunali a risparmio energetico, con contenuti di interesse pubblico

Rendering dei due stabili
(Studio Pessina architetti )
13 marzo 2025
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Manovre di avvicinamento verso la realizzazione del nuovo “Centro civico” di Ascona. I lavori di costruzione degli stabili, con una sala polivalente e un edificio amministrativo, prenderanno avvio nelle prossime settimane, come ci conferma il sindaco Giorgio Gilardi. L’investimento globale previsto ammonta a 12,1 milioni di franchi.

Gli stabili e la nuova sistemazione esterna dell’area sono stati disegnati dallo studio Pessina architetti di Lugano, risultato vincitore al termine della procedura di concorso. Nel terreno, di proprietà comunale, nei pressi delle scuole elementari, verranno realizzate due costruzioni distinte. Nella prima, denominata “stabile amministrativo”, si insedieranno l’ufficio tecnico, le sale per riunioni, lo sportello sociale comunale e la giudicatura di pace. Nel secondo troveranno spazio l’asilo nido, una sala multifunzionale, suddivisibile in mensa scolastica (con relativa cucina) e la sala del Consiglio comunale.

Le facciate saranno definite dalla combinazione di elementi in legno, pannelli in fibrocemento e serramenti in alluminio anodizzato. La costruzione dei due stabili sarà l’occasione per riordinare il comparto, conferendogli una centralità. Gli edifici si legheranno con il palazzo delle scuole elementari attraverso una piazza urbana a tutti gli effetti, che diventerà un luogo di riferimento per la cittadinanza e per gli abitanti del quartiere stesso. Per questa ragione, al di là del perimetro attribuito per il concorso, il Municipio ha proposto di ampliare l’intervento in modo da sfruttare il potenziale dello spazio pubblico presente. In dettaglio è nata l’idea di creare “un’isola di freschezza”, con pavimentazione che permetta l’infiltrazione diretta delle acque, zone d’ombra, uso di materiali porosi. Non mancheranno neppure misure per inserirsi nella rete ecologica già presente, in particolare con la rinaturalizzazione del riale Brima, e una piazzola con pavimentazione pregiata in gneiss. Una riqualifica iniziata qualche tempo fa con la demolizione dei due prefabbricati degli anni Settanta e che porterà, a opere concluse, alla creazione di uno spazio pubblico, da intendere come luogo di incontro e di aggregazione.

Il Comune nelle scorse settimane ha deliberato gli appalti per le prime opere (il 60 per cento circa di tutti i lavori). In questi giorni, inoltre, si terranno riunioni tecniche per stabilire il programma di cantiere.

Come riuscirete a conciliare l’edificazione del Centro civico e l’attività delle vicine scuole elementari? «Ovviamente tutto verrà stabilito nei dettagli per evitare di disturbare allievi e docenti – garantisce il sindaco –. L’area dove si svolgeranno i lavori verrà messa in sicurezza». Prossimamente il Municipio comunicherà la data della cerimonia della posa della prima pietra.

Ricordiamo inoltre che il “Centro civico” è concepito in un’ottica di un’elevata efficienza energetica, in accordo con lo standard Minergie. La produzione di calore avverrà nella centrale termica principale, nel piano interrato dello stabile amministrativo, con pompe di calore acqua-acqua, facendo capo alla rete termica a bassa temperatura che le Aziende comunali del borgo realizzeranno per l’intero comparto. Una mossa che permetterà pure il rinfrescamento pressoché gratuito degli spazi in estate. Una scelta che rientra a tutti gli effetti nella politica “verde” avviata dal Comune già negli scorsi anni: nella fattispecie, permetterà di ridurre sensibilmente il quantitativo di anidride carbonica immessa nell’atmosfera (stando ai calcoli già eseguiti, si stimano fino a 390 tonnellate in meno all’anno), sfruttando l’acqua di falda. Sui tetti del nuovo Centro civico, infine, verranno posati pannelli fotovoltaici, che beneficeranno di incentivi federali e cantonali.

Infine un accenno ai costi: al momento del bando di concorso il limite di spesa posto dal Municipio era di 8,5 milioni, inclusi gli onorari. Poi, un po’ inatteso, era giunto il balzello che aveva spaccato il Consiglio comunale quando, nel marzo di un anno fa, aveva dovuto votare il credito di costruzione. Da una parte chi giustificava la crescita dell’investimento, dall’altra chi la criticava. L’allora sindaco Luca Pissoglio aveva spiegato le ragioni dell’aumento: i 9,1 milioni del limite fissato precedentemente già comprendevano un più o meno 20 per cento; agli stabili è stata aggiunta la sistemazione dell’area esterna, ampliando il perimetro. Senza dimenticare l’aumento dell’Iva e dei materiali da costruzione. Il “sì” del legislativo era poi giunto a suggellare la necessità dei nuovi edifici, ma anche la coerenza e la bontà del progetto.

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