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Pensionati attivi, quando a venir meno sono i destinatari

Ha cessato l’attività, dopo un decennio, il gruppo Pac. Tra le motivazioni della rinuncia, il venir meno dell’interesse dei beneficiari Avs del paese

19 febbraio 2025
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A disposizione per aiutare gli anziani in attività di compagnia, ricreative, di prevenzione, in modo da contribuire al loro benessere. Un servizio prezioso, di utilità sociale al quale, purtroppo, gli anziani beneficiari dell’Avs del Comune delle Centovalli dovranno, ora, rinunciare. Sì, perché il gruppo Pensionati attivi Centovalli, Pac, dallo scorso mese di novembre, dopo 10 anni di preziosa presenza, ha deciso di interrompere la propria storia.

Nato come gruppo spontaneo di volontariato, prima di assumere l’attuale denominazione si chiamava Piaa (acronimo di Proposte incontri animazione anziani) ed era composto da Pia Cheda, Rosanna Fabri, Susanna Turri, Nadia Giovannettina e Lucia Galgiani Giovanelli). Squadra motivata che ha portato avanti le attività per un decennio, prima del passaggio di testimone – e del cambiamento all’anagrafe – con l’arrivo di Maria Fenaroli, Emmi Ricciardi e Graziana Madonna. Il Pac ha sempre voluto costruire delle relazioni e dei rapporti che facessero di un insieme di persone un gruppo, una realtà all’interno della quale riconoscersi, solidarizzare, divertirsi.

Il bilancio dell’attività portata avanti nel tempo è ricco e variegato. Tre gite-trasferte con bus (con destinazione Hergiswil, Monte Generoso, Robiei); 8 cene di Natale, 9 tombole, 2 grigliate, un pomeriggio allo spettacolo della Falconeria a Locarno, un pomeriggio informativo con la Polizia cantonale (incentrato sui furti e le truffe telefoniche). In aggiunta diverse escursioni alla scoperta del territorio (6 gite a Comino, la partecipazione a “Güstaa Intragna”, un pranzo a Camedo, la visita agli affreschi della Chiesa di Palagnedra con merenda). Partecipando a queste attività gli anziani hanno potuto acquisire abilità nuove e allo stesso tempo approfondire conoscenze ed esperienze passate. Questa miscellanea di apporti ha sicuramente contribuito a preservare l’identità personale e favorire il benessere psicologico.

Fondamentale è stato poi il sostegno assicurato, d’intesa col Municipio di Centovalli, durante la pandemia. In tempo di emergenza sanitaria da Covid-19 il Pac ha infatti organizzato, a due riprese, la consegna di 100 pasti a domicilio in aggiunta alla spesa a domicilio su ordinazione (sempre in collaborazione con l’autorità). La motivazione non è mai venuta meno, le animatrici hanno sempre cercato di fare del loro meglio per variare, proporre e organizzare sempre qualcosa di interessante e stimolante per i pensionati domiciliati.

Grandi sforzi, scarsa rispondenza

La decisione di cessare le attività è maturata durante gli ultimi anni. Oltre alle mutate situazioni personali delle interessate (a loro volta in età di pensionamento, l’incremento degli impegni lavorativi, il maggior tempo da dedicare ai figli), un’altra criticità è emersa: le notevoli energie impiegate nell’organizzazione non trovano più riscontro in termini di partecipazione da parte dei pensionati. Così l’entusiasmo, man mano, è andato scemando. I nuovi “nonnini” hanno dimostrato sempre meno interesse alle proposte del Pac. Un vero peccato, poiché sono andati progressivamente scomparendo dei bei momenti ricreativi, sociali e aggregativi della comunità indigena. Era una buona idea per passare del tempo in compagnia e coltivare degli interessi con un gruppo di persone simili per età, passioni ed esigenze.

Si è dunque scritta l’ultima pagina di un libro piacevole, che ora non trova più lettori, o meglio gente che abbia voglia di continuare a scrivere su quelle pagine. Una perdita per la socialità del paese e per quella fascia di popolazione, gli anziani, spesso lasciata sola.