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Convenzione scolastica, dietrofront ‘vile e incomprensibile’

Criticatissima la scelta della maggioranza del Municipio di Muralto di ritirare il messaggio sull'accorpamento con Locarno. Franscella: ‘Sorprendente’

(Ti-Press)
30 gennaio 2025
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«Qui si parla del futuro dei bambini e del futuro della scuola di Muralto. Ritirare il messaggio a 5 minuti dalla mezzanotte, senza alcuna motivazione valida, è stata una mossa triste, deludente e autolesionista per Muralto, ma anche scellerata nei confronti di Locarno, che ha fatto i compiti e già da troppo tempo attende solo il nostro “sì”».

‘Mi hanno detto: contiamoci’

Non c’è collegialità che tenga, per Monique Fransioli-Ignazio, di Muralto Democratica, capodicastero Formazione e “vittima politica” della scelta del suo Municipio di tenere in congelatore la convenzione scolastica (Scuola dell’infanzia e Scuola elementare) con Locarno. La decisione di non far votare il messaggio lunedì sera in Consiglio comunale le è a dir poco indigesta: «Come responsabile della formazione l’ho fatto presente all’interno dell’Esecutivo. Mi è stato genericamente risposto che i tempi ancora non sarebbero maturi, e poi di contarci: 3 a 2, con la maggioranza che vince».

Fransioli-Ignazio ricorda gli antefatti: «Ho ereditato il dossier scolastico da Monica Colangiulo-Poroli, che lungamente ci aveva lavorato, così ho dovuto e voluto studiarmelo per bene, sapendo che il Consiglio comunale di Locarno già aveva dato il suo avallo. Nel frattempo avevamo proseguito con il lavoro di affinamento coinvolgendo le direzioni scolastiche e anche le diverse commissioni coinvolte, alle quali è stato spiegato tutto in lungo e in largo. I vantaggi della convenzione sono, per Muralto, evidenti e incontestabili perché al momento abbiamo 4 sezioni, che diminuiranno probabilmente a 3 l’anno prossimo perché la realtà è che ci sono pochi bambini. Nella stessa Gestione del nostro Consiglio comunale vedevo una bella positività. Spero non sia stata proprio quella positività a determinare, per imperscrutabili motivi, il dietrofront da parte della maggioranza del Municipio».

Il Plr: ‘Attoniti’

Se possibile ancora più duro ci va giù il Plr di Muralto, l’altra corrente di minoranza nel Consiglio comunale dominato da Ordine e Progresso (Opi) del sindaco Stefano Gilardi. In una nota intitolata “La scuola che non c’è!”, a firma del presidente ad interim Julien Daulte, viene sottolineata la mancanza di motivazioni alla base della decisione della maggioranza municipale. Il Plr si dice “attonito” per la situazione e ricorda l’intervento in Consiglio comunale dell’ex municipale e capadicastero Formazione Colangiulo-Poroli: “Conosce bene questo dossier e con cognizione di causa ha dichiarato che il tema era già stato discusso e trattato da tempo anche con l’ex municipale Giuseppe Cotti di Locarno. Si tratta di un lavoro che è stato portato avanti negli ultimi 2 anni e le dinamiche erano positive. Non c’è nessun motivo per un ritiro, se ne parla da tempo e tutto era correttamente pianificato e trattato anche nelle commissioni”.

Aggiunge il Plr che “stiamo parlando della formazione ed educazione dei nostri bambini, il nostro futuro, che vivono in un Comune piccolo con ai suoi confini Comuni più grandi con cui una collaborazione porterebbe solo benefici. La maggioranza Opi manifesta in modo dimostrativo e vanesio la difesa del proprio podere, agendo con il paraocchi per la paura di perdere l’autonomia nella gestione della scuola”. E poi: “La convenzione mira a garantire una maggiore stabilità e attrattività per il nostro istituto scolastico, mantenendo costanti 5 sezioni, perché non abbiamo abbastanza alunni per creare classi per ogni anno scolastico ed evitare il continuo creare pluriclassi. Queste ultime sono giuste per le nostre periferie o per le valli, ma non sono comprensibili a Muralto. Serve inoltre attrattività per favorire una maggiore stabilità nel corpo docente, con benefici per l’assunzione e la crescita professionale. La direzione e la vicedirezione sarebbero sempre disponibili, mentre la segreteria sarebbe più facilmente raggiungibile sia per i docenti, sia per i genitori. L’identità della sede di Muralto verrebbe dunque preservata, mantenendo infrastrutture, mobilio e attività specifiche. La convenzione rappresenta un’opportunità per offrire anche nuovi servizi arricchenti e attualmente mancanti, come una biblioteca, una ludoteca e colonie estive durante le vacanze scolastiche. Inoltre, verrebbe incentivata la collaborazione tra docenti dello stesso ciclo, per progettare attività didattiche condivise e coordinate”.

Insomma, per il Plr “il ritiro è stato una mossa vile, perché il rapporto di maggioranza della Gestione si esprimeva positivamente, ma tale risultato non aggrada al monarca di Muralto”.

La Città: ‘Un’occasione persa per tutti’

“Sorprendente” è il termine utilizzato a Locarno dal capodicastero Educazione Claudio Franscella: «La mia prima impressione come capodicastero è di sorpresa, per diversi motivi. Innanzitutto, nel progetto di nuova Legge sulla scuola dell’obbligo si prevede che un Istituto, per essere autonomo, deve rispettare almeno due di questi tre requisiti, ovvero: avere almeno 150 allievi, avere almeno 7 sezioni e avere una popolazione di almeno 2’500 abitanti. Muralto ossequia soltanto una condizione: il numero di abitanti. Premesso questo, sorprende che vi sia stato un dietrofront, dopo 2 anni fatti di incontri, approfondimenti e di intenso lavoro e dopo l’approvazione del nostro Consiglio comunale della stessa convenzione». Franscella aggiunge che «la convenzione preservava le 4 sezioni a Muralto e faceva in modo che una volta a regime si potesse arrivare a 5. Oltre a ciò, con l’accorpamento vi sarebbero stati maggiori scambio e crescita per i docenti, maggiori opportunità per la direzione nella promozione di una formazione interna continua e mirata. Altri vantaggi si delineavano, per tutti, a livello di refezione; Muralto avrebbe potuto beneficiare di figure professionali che oggi non ha – come l’educatore di istituto e il referente multiculturale – e dei servizi extrascolastici della Città, nonché di una direzione con un apparato più completo in termini didattici, logistici e amministrativi. Il tempo per qualsiasi chiarimento c’è stato eccome... Non si comprende quindi questa decisione dell’ultimo minuto”.