Inaugurato sabato il piccolo anello di ghiaccio che consentirà la pratica dello sport in attesa dell'impianto definitivo. Un luogo di vita sociale
Una piccola pista che riscalda tutta l'alta Vallemaggia. È stato ufficialmente inaugurato sabato, a Prato Sornico, alla presenza di rappresentanti delle autorità comunali vallerane, del consigliere di Stato Norman Gobbi e di un folto pubblico, il piccolo anello di ghiaccio voluto dal Municipio per garantire a grandi e piccini divertimento e possibilità di praticare il pattinaggio durante i mesi invernali. Grazie all'impegno di tutti, la patinoire provvisoria, sorta sotto ciò che rimane del Centro sportivo semidistrutto dall'alluvione, è stata installata in tutta sicurezza e in tempo record. Un provvisorio che verrà verosimilmente riproposto fino all'edificazione della nuova pista di ghiaccio, indispensabile per garantire la vita agonistica della locale Società di pattinaggio e delle decine di bambini del vivaio hockeystico regionale. Sarà dunque punto d'incontro e occasione di divertimento per tutti, vivacizzando la vita sociale e aggregativa della Lavizzara.
Un momento carico di significato, che coincide con la rinascita di una passione – quella del pattinaggio in generale – in un territorio martoriato dal nubifragio sei mesi fa. Lo ha ricordato, la voce interrotta più volte dall'emozione, il sindaco di Lavizzara Gabriele Dazio, parlando di «una giornata che segna in modo alquanto indelebile, non solo una prima nuova fase della nostra ricostruzione, ma bensì anche la nostra resilienza, la nostra capacità di guardare avanti e di saperci rialzare, nonostante improvvisamente, in sole poche ore, ci siamo trovati di fronte delle difficoltà immani che mai ci saremmo immaginati». La valle, ferita, si rialza dunque e riparte da una delle strutture più care che aveva, «qualcosa di essenziale che da anni faceva oramai parte della nostra vita e del nostro modo di vivere. Questa pista, sebbene più piccola della precedente, è un segno tangibile di un percorso che continua, dove il valore va ben oltre le sue dimensioni fisiche. Essa rappresenta il nostro più profondo spirito combattivo, la nostra volontà di non arrenderci mai e di non permettere che le difficoltà abbiano in noi il sopravvento». Senza ovviamente trascurare l'importanza di tutte le ulteriori opere che dovranno essere sistemate, Dazio l'ha definita «un simbolo per tutti quei progetti che, passo dopo passo, andremo con il tempo a concretizzare, per tornare al più presto verso la nostra normalità».
Ha poi preso la parola Stefano Zoppi, presidente della Società pattinaggio Lavizzara, il quale ha ribadito lo stretto legame tra la pista di ghiaccio e le giovani generazioni che ne fanno capo («bambini e ragazzi che sono il futuro della valle e che simboleggiano l'attaccamento al territorio»). Ha poi aggiunto che «come scuola di hockey e di pattinaggio ci siamo! Riporteremo qui l'attività di formazione dei giovani e vorremmo vedere realizzata la nuova pista proprio in questo posto». Ex arbitro ed ex giocatore di hockey amatoriale, il direttore del Dipartimento istituzioni Norman Gobbi ha infine paragonato il raggio di sole che ha fatto capolino tra le cime, accompagnando la cerimonia, alla rinascita per la valle. «La pista è una struttura vitale e sociale essenziale per la comunità. Comunità, quelle di montagna, che non mollano mai». Ha poi ribadito l'impegno del Cantone che si è subito attivato di fronte all'emergenza, coordinando l'interventistica con i partner del soccorso: «C'eravamo e ci siamo! Il nostro impegno, come governo, non verrà mai meno!» – ha assicurato il consigliere di Stato.