Locarnese

Per l'estate locarnese un Centro test ‘grandi numeri’

Già in funzione alla Peschiera, sarà operativo fino a Ferragosto e potrà garantire fino a 2'000 tamponi giornalieri. Un prezioso appoggio (anche) per il Festival

Il presidio alla Peschiera
3 agosto 2021
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Un servizio di supporto funzionale alle esigenze di una regione turistica. Ma anche un’opportunità per sgravare le farmacie e rendere più efficiente lo “screening” della popolazione accresciuta del Locarnese durante i 10 giorni del Film Festival. Si presenta con questi presupposti, il Centro test Peschiera, in funzione dal 30 luglio e fino al 15 agosto compreso nell’omonima via, praticamente confinante con il Palexpo Fevi, seconda sala (dopo Piazza Grande) per importanza della rassegna; sala che, come la Piazza e la Rotonda (ma solo di sera) sarà accessibile unicamente presentando un certificato Covid.

L’iniziativa del Centro test nasce da privati (la Gisc Sagl in collaborazione con la Farmacia Malè di Bellinzona) sulla base del fatto che il Festival in particolare, e l’estate in generale, aumentano considerevolmente la popolazione residente. Opportuno dunque alleggerire, spalleggiandole, le strutture para-sanitarie abilitate che già normalmente risultano oberate di richieste da parte di locali che per andare all’estero devono testarsi.

Antigenici rapidi e Pcr

Alla Peschiera vengono effettuati test antigenici rapidi naso-faringei in assenza di sintomi, nonché test Pcr in presenza di sintomi. I primi rientrano nella strategia di test della Confederazione in base all’Ordinanza 3 Covid-19, quindi per gli svizzeri e i residenti in Svizzera i costi sono coperti da Berna; i secondi (Pcr) sono invece a pagamento in assenza di sintomi (ad esempio per andare in vacanza) mentre sono coperti per chi presenta dei sintomi (ma in quel caso scatta la normale procedura). I risultati vengono poi trasmessi via email alla persona. In caso di negatività viene rilasciato un certificato Covid con codice QR della durata di 48 ore, che consentirà dunque l’accesso anche agli spazi del Festival che lo richiedono.

Nel presidio ci sono 14 box e a pieno regime potranno essere operative fino a circa 35 persone fra personale sanitario formato e amministrativi. La capacità teorica è importante: fino a circa 2’000 test giornalieri. Gli spazi della palestra erano già entrati in funzione durante la prima ondata, quindi se c’era da capire come muoversi lo si è fatto a suo tempo.

Il Centro test è come detto fruibile da tutti, festivalieri e non. Consigliabile la prenotazione annunciandosi sul sito www.centrotestlocarno.ch. La struttura è aperta tutti i giorni dalle 13 alle 20, con possibilità di deroga eventualmente indicate sul sito.

Festival, quasi raggiunta quota 40mila biglietti venduti

Ovviamente, al di là della sua più ampia funzione per il pubblico dei festivalieri, un appoggio del genere non può che confortare la macchina organizzativa del Film Festival. Alla “Regione” lo conferma il direttore operativo della rassegna, Raphaël Brunschwig, che ammette «l’indubbia utilità del Centro test Peschiera anche per le nostre esigenze per così dire interne. Ci consentirà infatti di testare i collaboratori non vaccinati, nonché gli ospiti internazionali, siano essi accreditati professionali, legati all’Industry o giunti per la presentazione dei film. Questo, ben sapendo che le farmacie sono già piuttosto sotto pressione». Inoltre, sempre in relazione alla rassegna, una struttura dai “grandi numeri” aiuterà naturalmente anche i festivalieri non vaccinati (o non completamente vaccinati) che vorranno accedere ai già citati spazi preclusi a chi non ha un certificato Covid, ovverosia Piazza Grande per le proiezioni serali, il Palexpo Fevi e la Rotonda dopo le 18, per il programma di animazione “pardato”. In ogni caso, sottolinea Brunschwig, «va smentita la visione secondo cui il Film Festival costringe di fatto alla vaccinazione chi vuole fruirne appieno. Chi per motivi suoi non l'ha fatta e vuole accedere a determinati spazi ha a disposizione il test rapido, ma soprattutto tutti i film del Festival sono visibili anche in sale liberamente accessibili, quindi anche senza un certificato vaccinale».

Se il rischio teorico è quello di un’accusa di ghettizzazione, non sembra emergere dalle prenotazioni giunte finora. Il dato aggiornato a martedì pomeriggio fa stato di quasi 40mila biglietti venduti per le varie proiezioni (tutte, va ricordato, soggette a prenotazione obbligatoria tramite app o sul sito, eventualmente previa consultazione degli Infopoint). Per il direttore operativo del Festival è «un importante segnale di incoraggiamento. Indica che anche in questa situazione l’interessamento non manca e i festivalieri stanno rispondendo molto bene. Il primo obiettivo è avvicinarsi il più possibile alle cifre del 2019, quando si erano superati i 150mila biglietti».

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