Locarnese

Il lungolago dei rifiuti. Muralto vittima di se stesso

Le foto di una lettrice testimoniano le conseguenze di una presa d'assalto diurna e notturna. In tre parole: “Ecco lo schifo”

1 marzo 2021
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Qualche immagine per testimoniare il disagio, “lo schifo”, la contrarietà rispetto alle conseguenze non solo della movida giovanile che nel week-end ha imperversato nelle notti del lungolago di Muralto, ma anche dell'inarrestabile successo di pubblico del “quai” durante le ore diurne. Le foto, inviate da una lettrice, parlano da sole: una produzione “XXL” di rifiuti, cestini strapieni, cassonetti straripanti, cartoni della pizza come se piovesse... Per gli addetti del Comune, un lavoro extra che non sempre è possibile portare a compimento nei tempi previsti.

E questo, si badi bene, è solo il risultato tangibile della presa d'assalto di una zona particolarmente pregiata e apprezzata. Quello intangibile si palesa entro il perimetro delle ore notturne e lo fa con gli schiamazzi che hanno tenuto svegli residenti, turisti degli alberghi attualmente in funzione sulla riva lago, oltre alla decina di infermieri della Carità attualmente ospitati a pensione dal Geranio. Schiamazzi e non solo: anche momenti di tensione come in occasione della rissa sfiorata nella notte su domenica, dell'intenzione di un gruppuscolo di utilizzare il nuovo albergo Lago Maggiore come orinatoio pubblico, o ancora delle minacce proferite al portiere dello stesso albergo mentre verificava gli accessi sul retro della struttura.

Il Municipio, per bocca del capodicastero Sicurezza, ha riconosciuto il problema e garantito ronde private e, in previsione, l'applicazione di tutte le misure possibili consentite da ordinanze e regolamenti comunali. Intanto, il prossimo week-end si avvicina: una prima verifica di quanto può concretamente fare l'autorità per arginare una situazione che non va bene (quasi) a nessuno.

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