Locarnese

Abusi sui fratellastri: chiesti 36 mesi

Alle Criminali di Locarno il processo al giovane con debilità mentale. La difesa auspica non più di 24 mesi interamente sospesi

Il pp Zaccaria Akbas
(Ti-Press)
21 luglio 2020
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Trentasei mesi di detenzione, di cui però solo 6 da scontare. Il tutto, sospeso condizionalmente per 4 anni. È la richiesta di pena appena formulata dal procuratore pubblico Zaccaria Akbas a carico del giovane che, alle Criminali di Locarno, deve rispondere di coazione sessuale e atti sessuali con fanciulli, ripetuti. I reati, integralmente ammessi, erano stati compiuti su due fratellastri: nel primo caso quando entrambi (accusato e vittima) erano minorenni, nel secondo quando l'imputato era già maggiorenne.

Tratto distintivo del processo è la debilità mentale e l'immaturità sessuale - paragonabile a quella di un ragazzino sui 10 anni - del giovane alla sbarra: una situazione tale da poter affermare che non si parla di pedofilia, ma “soltanto” dell'interpretazione (totalmente sbagliata) di un gioco a sfondo sessuale, ma senza alcun “movente” sessuale.

Al termine della sua arringa difensiva il difensore del giovane, avvocato Daniele Iuliucci, ha chiesto una pena massima di 24 mesi, interamente sospesa. La sentenza della Corte - presieduta dalla giudice Francesca Verda Chiocchetti, con Manuel Borla e Aurelio Facchi come giudici a latere - è attesa ancora in serata, a partire dalle 17. 

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