Locarnese

Cavigliano, nasce un frutteto Bio didattico

L'iniziativa di due giovani del paese mira alla salvaguardia e al recupero delle specie arboree autoctone col coinvolgimento delle scolaresche e vari partner

21 dicembre 2019
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Mille franchi di aiuto a due intraprendenti giovani del paese. Ha deciso di stanziarli, lunedì sera, in occasione della seduta di Legislativo, il Consiglio comunale delle Terre di Pedemonte, dando seguito a una specifica richiesta di Paolo Monotti (Lega-Udc-Indipendenti). Martino Lepori e Samuele Bianchi, questi nomi dei due studenti poco più che ventenni, negli scorsi mesi hanno avviato, con l’aiuto di amici, colleghi e parenti, la realizzazione di uno speciale frutteto nella campagna di Cavigliano, a pochi passi dal campo di calcio e dal fiume, su una superficie di circa 2’000 metri quadrati che è parte integrante dell’azienda agricola Mayor di Cavigliano (certificata Bio Suisse). Posata la necessaria recinzione per tenere alla larga gli animali selvatici (e magari anche qualche bipede malintenzionato…) i due promotori dell’iniziativa hanno messo a dimora una cinquantina di alberi da frutta (mele e pere, con varietà in via d’estinzione come pure pruni selvatici, tipici del Ticino). Oggigiorno purtroppo la riduzione delle colture agricole, con un conseguente impoverimento del nostro patrimonio di biodiversità e con la perdita di saperi e sapori legati al cibo e all’alimentazione che hanno caratterizzato, per secoli, la nostra identità eco-gastronomica, è sotto gli occhi di tutti. Samuele e Martino, decisi a invertire la rotta, collaborano con l’associazione Capriasca Ambiente-ProFrutteti della Capriasca, che è parte integrante di un progetto nella valorizzazione di antiche varietà locali, sostenuto dall’Ufficio federale dell’agricoltura.

Lezioni (e piccoli lavori) all’aperto tra le piante

Un’altra particolarità del loro “giardino verde” risiede nel fatto di avere anche delle finalità didattiche. Si cercheranno possibili sinergie con le classi della scuola speciale di Locarno e con le scuole elementari della regione; gli allievi potranno così svolgere lavori di pulizia, piccola manutenzione, raccolta o altro, con lo scopo di vivere esperienze pratiche e sperimentare attività lavorative utili alla loro formazione. Bambini e ragazzi avranno occasione di conoscere i prodotti capostipiti della nostra frutticoltura, prendere consapevolezza e riflettere sulla via vegetale e sull’intervento migliorativo operato dall’uomo. Per quel che riguarda il raccolto, la produzione sarà principalmente distribuita nella regione.

 

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