Locarnese

Bignasco, 'il centro ricreativo-turistico deve partire'

Al legislativo di Cevio la richiesta di un credito di 150mila franchi per la progettazione di massima di un'opera che il Municipio ritiene fondamentale

10 dicembre 2019
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Quello che il Municipio non esita a definire come “Il Progetto più importante, impegnativo e oneroso”, destinato a segnare la storia del Comune di Cevio (e della regione in questione), dall’avvenuta aggregazione, nel 2006, agli anni a venire, sta per essere avviato. Si tratta del futuro Centro ricreativo-turistico di Bignasco, comprendente piscina e zona sportiva, oltre all’area di sosta per i camper. Settimana prossima, infatti, il legislativo valmaggese sarà chiamato a pronunciarsi sulla richiesta del credito di progettazione (importo 150mila franchi) per la fase relativa all’elaborato di massima (concorso di idee). Se a prima vista l’operazione può sembrare un tantino “esagerata” per la realtà locale, bisogna tener conto – per dirla con parole dell’Esecutivo – che l’intenzione è quella di dare continuità e un futuro all’attuale piscina di Bignasco, accostandole impianti e servizi sportivi e ricreativi moderni e funzionali alle esigenze. L’attuale stabilimento balneare, infatti, per quanto oggetto di risanamenti è di fatto vetusto sia dal punto di vista delle infrastrutture, sia da quello del concetto. Quindi secondo l’Amministrazione, se si vorrà fargli svolgere il suo ruolo anche in futuro, bisognerà giocoforza investire per riqualificarlo. Solo così si potrà portare un plus valore alla piscina e al Distretto valmaggese (non solo a favore dei residenti, bensì anche dal lato turistico come offerta di svago).

Un investimento da 7 milioni

Per il Municipio è dunque giunto il momento di lanciarsi “con convinzione e determinazione” nella sua realizzazione. Anche se i costi non saranno certo irrilevanti per le casse comunali, “bisogna crederci”. Con la prevista copertura della piscina, inoltre, l’impianto potrà essere agibile tutto l’anno, rispondendo così al meglio alle aspettative dell’utenza. Gli approfondimenti e le valutazioni sulla bontà dell’operazione, portati avanti dalla commissione municipale istituita un decennio fa e poi sciolta a fine mandato, confermano la sostenibilità dei piani. In ballo, secondo le stime di un esperto consultente economico, vi sono 7 milioni di investimento. Sussidi arriveranno comunque fino a garantire la metà dei costi. Un altro colpo di mano sarebbe dovuto arrivare dalla prospettata aggregazione della Rovana, un progetto purtroppo “congelato” ricorda l’Esecutivo.

'È ora di compiere il primo passo!'

Per ora, comunque, si tratta di compiere il primo passo, vale a dire il progetto di massima, dal costo di 150mila franchi. Anche in questo caso, essendo l’idea inserita nel Masterplan Vallemaggia, una parte della spesa sarà coperta. Dotato di vari servizi (spogliatoi, docce, ristorante, tetto apribile in estate, area di svago, attrezzature sportive, eventuale SPA e posteggio camper) l’impianto balneare futuro sarà ovviamente a disposizione delle scolaresche, delle società sportive, come pure gruppi di ogni genere (tra questi Pro Senectute e anziani ospiti del Centro socio-Sanitario del comprensorio). Con ricadute interessanti, dal profilo occupazionale ed economico, per la debole economia locale. Se il legislativo voterà l’importo, le autorità avranno presto a disposizione l’impostazione originale dell’elaborato, con i suoi contenuti. L’iter proseguirà in seguito con la progettazione di dettaglio e l’investimento per la fase esecutiva dell’opera. “Il cammino è ancora lungo e impegnativo – ricorda il Municipio – occorre però partire!”.

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