Locarnese

A Locarno on Ice per mettere il cancro ai ferri corti

Lavorare a maglia o all'uncinetto per aiutare la ricerca sul cancro: è l'obiettivo dell'iniziativa 'La coperta della ricerca' e della sua asta del 21 dicembre

La coperta della ricerca a Locarno On Ice. Nella foto Franco Cavalli oncologo, al centro, con alla sua sinistra Samantha Bourgoin e l'ideatrice Elena Falaschi, e alla sua destra Claudia Morinini, Claudia Belotti, Cristina Morinini e Cristiana Brentan. © Ti-Press / Alessandro Crinari
29 novembre 2019
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Il camino nell’igloo non c’è, ma «il calore del fuoco è quello che abbiamo dentro», ha detto Samantha Bourgoin, co-organizzatrice di Locarno on Ice, poco prima della presentazione alla stampa dell’iniziativa solidale ‘La coperta della ricerca’.

Ed è proprio a quel fuoco interiore di ciascuno di noi – che alimenta vicinanza e solidarietà verso il prossimo – che fa appello il progetto benefico, che si prefigge di raccogliere soldi da destinare alla Fondazione ticinese per la ricerca sul cancro, rappresentata da Franco Cavalli. L’azione solidale è promossa in collaborazione con la Corsa della speranza ed è nata dall’idea di Elena Falaschi.

Come raccoglie i fondi? Con il lavoro a maglia: realizzando quadretti variopinti di misura standard che saranno cuciti insieme in un’enorme coperta – e si sa, più è grande, meglio copre –.

All’iniziativa si può partecipare in due modi: ogni martedì pomeriggio l’igloo in Piazza Grande apre le porte a ‘Sferruziamo?’, organizzato da Claudia Belotti della Bottega della lana di Locarno. L’attività comunitaria è aperta a tutti e, oltre a imparare e impratichirsi nei virtuosismi dell’arte dei ferri, si possono realizzare i quadrati (misura fissa di 50 cm di lato) destinati alla Coperta della ricerca. In alternativa, i tasselli di fibre e colori diversi possono essere realizzati a casa e portati ai punti di raccolta (fra cui la Bottega della Lana).

Le creazioni saranno messe all’asta sabato 21 dicembre dalle 10 in avanti, quando la pista di Locarno on Ice si vestirà della coperta multicolore. I quadretti oltre che venduti singolarmente (con base d’asta 5 franchi) verranno assemblati.


© Ti-Press / Alessandro Crinari

Il progetto solidale ha un precedente vicino nel tempo e nello spazio: lo scorso settembre, Piazza Riforma a Lugano ha ospitato infatti la manifestazione sorella: ‘La coperta della speranza’, sempre ideata e coordinata da Elena Falaschi. Un evento che ha ottenuto un successo inaspettato ed entusiasta, grazie alla mobilitazione di numerose persone, anche da oltre frontiera.

I soldi raccolti dall’iniziativa locarnese, come anticipato, saranno devoluti alla Fondazione ticinese per la ricerca sul cancro e serviranno al finanziamento annuale di progetti di ricerca realizzati in Ticino e a quello di una o due borse di studio per studenti che partono all’estero per seguire una formazione specifica sulla malattia oncologica.

Info: ‘La coperta della speranza’, pagina Facebook.

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