Locarnese

Campane notturne, le firme contro i ‘concerti’

Tenero: a Contra è stata lanciata una petizione per farle tacere dalle 23 alle 6. Intanto il Municipio prende provvedimenti

31 ottobre 2019
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Mentre a Contra è in pieno svolgimento una raccolta di firme da parte di cittadini stanchi poiché privati del loro sonno... un cerotto qui, uno là, il Municipio reagisce al “problema” della profusione di rintocchi notturni delle campane della frazione collinare. Quelle stesse campane che storicamente non la smettono mai di cantare – i rintocchi da mezzanotte alle 7.03 sono ben 87 – disturbando il sonno, e non soltanto a chi ce l’ha leggero.

Ebbene, sull’onda del pasticcio burocratico riguardante l’annullamento di una decisione dell’Assemblea parrocchiale che silenziava, di notte, il concerto, il Municipio si è mosso non per imbavagliare completamente campane, batacchio e tutta la compagnia musicale, ma almeno per limitare la profusione acustica. Alla “Regione” lo conferma il sindaco di Tenero-Contra, Marco Radaelli: «Un primo intervento che ci siamo sentiti di portare avanti riguarda il batacchio, che in effetti era un po’ all’origine di quel suono così “importante”. Il batacchio è stato infatti alzato lungo la verticale della campana, in maniera tale da attutire l’effetto sonoro, rendendolo meno forte».

Ed è (era), quello precedente, un effetto sonoro praticamente illimitato nel tempo, anche quando fuori girano soltanto le volpi e i gufi. Va ricordato che a Contra il campanile della chiesa di San Bernardo chiama i fedeli (e tutti gli altri) con una frequenza che non si può non definire martellante. Innanzitutto, ogni ora i rintocchi vengono scanditi due volte a distanza di 3 minuti (quindi fra mezzanotte e mezzanotte e 3, ammesso che ci stiano dentro tutti, i battiti sono ben 24). In più, ogni mezz’ora c’è un rintocco voluto per sottolineare che siamo a metà del guado (30 minuti fa erano ad esempio le 2, e fra 30 minuti saranno le tre). Tutto questo, come accennato, determina un fuoco di fila di “din”, “don” e “dan” che nel corso della notte raggiunge il ragguardevole numero di 87. Ma non solo, ogni mattina alle 6.45 parte l’Ave Maria: un autentico concerto che nelle anime tenerine albeggia come un sole nascente.

Orologio sotto i ferri

Un secondo intervento “pro quiete” deciso dal Municipio di Tenero-Contra riguarda proprio il doppio battito di ogni singola ora. L’esecutivo ha infatti chiesto un’offerta per un intervento tecnico al vecchio orologio del campanile, «in maniera tale da approntare una regolazione diversa che, appunto, elimini la ripetizione del battito», dice ancora Radaelli.

Ma nel frattempo, come detto, un intervento in profondità viene auspicato a Contra direttamente dagli abitanti. Come? Tramite una raccolta di firme con cui, senza mezzi termini, viene chiesto il silenziamento delle campane notturne, dalle 23 alle 6. Misura “risolvi tutto”, questa, che era già stata decisa a maggioranza dalla Parrocchia su richiesta di un esercizio pubblico, salvo poi venire clamorosamente annullata dalla Commissione indipendente di ricorso contro le decisioni degli organi parrocchiali. Era il 12 agosto scorso. All’origine della sentenza, il ricorso di un privato cittadino, tra l’altro residente vicinissimo al campanile incriminato e noto per il suo sonno particolarmente pesante. Cittadino che peraltro, al di là di alcuni sofismi tecnici come la competenza comunale, e non parrocchiale, a decidere nel merito – e il riferimento ad una sentenza del Tribunale federale per un caso confederato – si era preso la briga di suggerire alcuni provvedimenti parziali come sostituire il batacchio ed eliminare la ripetizione dei rintocchi.

Il batacchio per ora non verrà sostituito (ma solo alzato), mentre come si è visto l’intenzione è effettivamente quella di almeno sospendere il doppio rintocco. Poi, ci sono le firme. Se e come, una volta consegnate, determineranno l’agognato bavaglio notturno alla campana della chiesa, lo sa solo il supremo inquilino.

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