Locarnese

Un anticipo di 1800 franchi per l'intervento agli occhi

L'ha ingiustamente pagato un 71enne operato di cataratta alla Clinica Santa Chiara di Locarno. Alla base dell'acconto, un contenzioso economico con Helsana

Per vederci chiaro ©Ti-Press
29 ottobre 2019
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È possibile che un contenzioso di natura economica fra una cassa malati e l'amministrazione di un istituto di cura ricada su un paziente? La risposta, per quanto assurda, è evidentemente affermativa.

La vicenda – raccontata oggi dal portale tio.ch – vede protagonista un 71enne pensionato e domiciliato nel Locarnese cui la Clinica Santa Chiara di Locarno ha chiesto – senza alcun diritto – un acconto di 1'800 franchi per l'operazione della cataratta.

Un anticipo sull'intervento perché la cassa malati del paziente – l'Helsana – ha un contenzioso aperto con la clinica: là, le operazioni oftalmologiche sono più costose rispetto a quelle eseguite in altri istituti di cura ticinesi e, prima di pagarle, l'assicurazione malattia vuole sapere il perché.

Una vertenza che ha creato uno scoperto nelle casse della clinica di oltre 250mila franchi.

L'uomo ha dato sfogo alla sua frustrazione su Facebook (Fb).

L'antefatto: due operazioni in ottobre e la richiesta dei soldi anticipati

Facciamo qualche passo indietro e riprendiamo sommariamente quanto scritto dal pensionato sul suo profilo social: post in cui premette che i due interventi agli occhi "si sono svolti correttamente e normalmente".

Infatti, fonte del suo rammarico non sono le operazioni ben riuscite – avvenute il 9 e il 23 ottobre scorsi –, bensì il comportamento dell'amministrazione della clinica.

Dopo il primo intervento del 9; il 22 di ottobre – giorno precedente al secondo –, l'uomo riceve una telefonata dalla Santa Chiara: "Se lei domani vuole essere operato ci deve anticipare fr. 1'800 per il costo dell'intervento", riporta in Fb. Come egli stesso scrive, queste parole gli sono sembrate "una forma di ricatto".

Il paziente, "basito", chiede delucidazioni all'amministrazione dell'istituto che, in tutta risposta, rimanda al contenzioso con l'Helsana: al fatto cioè che la cassa malattia non saldi "i pagamenti degli interventi da molto tempo".

L'assicurato si rivolge quindi alla cassa malati, che chiarisce che la controversia con la clinica nasce dal costo eccessivo dell'intervento di cataratta rispetto ad altri istituti e, prima di saldare i conti, vuole conoscerne le ragioni. Nella lettera inviata all'uomo, Helsana conferma che la Santa Chiara "non ha nessun diritto di richiedere un acconto".

Il pensionato, non disponendo di una tale somma in così poco tempo (vive di sola Avs), si fa prestare i soldi e – malgrado le chiarificazioni dell'assicurazione – il giorno della seconda operazione, si presenta in clinica con i 1'800 franchi: "Per la salute e per evitare storie". Alla cui cassa, malgrado abbia fatto presente la risposta dell'assicurazione, gli vien detto: "La sua cassa malattia può scrivere quello che vuole, noi facciamo quello che vogliamo".

A questa vicenda, però, ancora non si può mettere il punto. In attesa di essere operato al secondo occhio, il paziente viene chiamato da un dipendente che gli chiede se non abbia con sé una carta di credito, affinché possa prelevare l'acconto anche del primo intervento. Non avendo "la carta di credito per la strisciata", all'uomo viene consegnata una cedola di versamento con la richiesta di provvedervi nei giorni successivi.


Lo sfogo scritto consegnato a Facebook

La presa di posizione della Clinica: con Helsana uno scoperto di oltre 250mila franchi

"È l’unica cassa malati con cui abbiamo problemi di questo tipo, nonostante la nostra fatturazione sia identica per tutte le altre casse malati concorrenti", scrive la Clinica Santa Chiara nella sua presa di posizione riguardo al caso sollevato dal 71enne.

"Le prestazioni oftalmologiche non vengono indistintamente più pagate, nemmeno quelle non contestate da Helsana, a partire da giugno 2018", si legge ancora. Un problema, specifica nella lettera la Clinica, che riguarderebbe solo i pazienti assicurati con Helsana che si sottopongono a interventi di oftalmologia ambulatoriale.

Mancati versamenti che obbligherebbero l'istituto di cura, "suo malgrado, a introdurre il pagamento anticipato", scrive.

La controversia economica che costerebbe alla Clinica una ragguardevole cifra che avrebbe "ormai sorpassato di gran lunga il quarto di milione di franchi".

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