Locarnese

Un'Oasi per ampliare la scuola dell'infanzia dei Saleggi

Il Municipio avalla la scelta della giuria: vince il progetto dell'architetto Fabio Sestito di Lugano

Il rendering del progetto vincente
5 settembre 2019
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Il Municipio di Locarno ha deciso di confermare la raccomandazione della giuria nella scelta del progetto per il potenziamento della scuola dell’infanzia dei Saleggi. L’Oasi dell’architetto Fabio Sestito di Lugano è risultato la soluzione migliore, proponendo un volume a un solo piano fuori terra. Le diverse proposte verranno esposte da domani (con inaugurazione alle 18) al 20 settembre al Palexpo.

Il municipale e presidente della giuria Bruno Buzzini commenta: “Non era facile accostarsi alla funzionalità e all’armoniosità della struttura attuale, firmata da Dolf Schnebli. L’Oasi di Sestito risulta la soluzione migliore per un ampliamento che aggiunga valore a quanto esiste già, aumentando la capacità di accoglienza dei piccoli allievi all’inizio del proprio percorso di scolarizzazione”. Soddisfazione anche da parte di Davide Giovannacci, capo del dicastero finanze e logistica: “La formazione è una priorità per la Città, quindi anche gli edifici ad essa dedicati devono essere adeguati e curati. Nei prossimi anni investiremo molto nell'edilizia scolastica: dopo questa prima tappa, per la quale dal profilo finanziario si è rispettato il preventivo iniziale, nei prossimi mesi dovrebbe pure giungere sui tavoli del legislativo un messaggio per la progettazione del risanamento della sede di Scuola elementare di Solduno, che spero porti ad una soluzione altrettanto valida.”
Sulla scorta dei dati di previsione dell’ordinamento scolastico, come anche della stima dell’evoluzione della popolazione cittadina, nel 2016 il Municipio ha deciso di potenziare con ulteriori due sezioni gli spazi a disposizione della scuola dell’infanzia dei Saleggi (attualmente ospitate presso la Scuola elementare), promuovendo un concorso a procedura libera per reperire la soluzione migliore che si affiancasse all’edificio progettato e realizzato nel 1973 dall’architetto svizzero Dolf Schnebli, che oltre a far parte dei beni culturali protetti, risulta tuttora estremamente valido e adatto alle esigenze.
Il concorso ha visto la partecipazione di 42 architetti provenienti da tutto il territorio ticinese e anche da altre parti della Svizzera.
Il progetto L’Oasi è stato ritenuto la soluzione migliore: propone un volume a un solo piano fuori terra che ha convinto per dimensioni, spazi e scelta dei materiali. Inserisce adeguatamente nuovi elementi interessanti, come ad esempio la superficie per orti didattici.

Benché non fosse previsto che i partecipanti formulassero un preventivo dei costi di realizzazione dei progetti, in base alle volumetrie e alla tipologia di costruzione la giuria ritiene che l’importo di 3,5 milioni sia in linea con i costi legati alla soluzione scelta.

Gli altri premiati

Oltre a L’OASI, sono stati premiati i seguenti progetti:
- TED, dell’architetto Massimo Marazzi di Chiasso
- Innesto, dell’architetto Francesco Buzzi, di Locarno
- CUBO AL QUADRATO, dell’architetto Andre Molteni di Lugano
- 2UP, dell’architetto Mattia Beltraminelli di Bellinzona
- CIP E CIOP, dell’architetto Attilio Panzeri di Lugano
- less is more, dell’architetto Verusca Herrmann-Pisoni di Ascona
- Il giardino dei bambini, dell’architetto Filippo Santoni di Zurigo

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