Locarnese

Cani uccisi da esche avvelenate, 'vado via da qui!'

Avegno, in due circostanze, nel 2017 e quest'estate, la proprietaria è stata presa di mira. Un esemplare si è salvato, l'altro no. Lo sfogo e la denuncia contro ignoti

((Radiosienatv))
23 agosto 2019
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Vito è un bulldog francese di circa un anno che Erica, la sua padrona, tratta come un figlio. Messo al sicuro dietro un cancelletto che delimita il perimetro entro il quale il cane può disporre del suo spazio, il quadrupede è sempre in cerca di coccole e accoglie il visitatore di turno come se lo conoscesse da una vita. Osservandolo in tutta la sua vivacità nessuno direbbe che un mese e mezzo fa il cucciolo ha lottato per qualche ora fra la vita e la morte: soltanto l’intervento di una clinica veterinaria aperta 24 ore su 24 a Hünenberg lo aveva riconsegnato sano e salvo a Erica. Che quella stessa identica disperazione nell’attesa del “miracolo” l’aveva già vissuta due anni fa per un altro suo bulldog francese: come Vito, anche Angie era finita alla Tierklinik dopo un’improvvisa, penosa crisi di vomito e diarrea. In entrambi i casi gli esperti avevano propeso per l’ipotesi avvelenamento. Purtroppo Angie, dopo settimane di sofferenza, con una massiccia perdita di peso e una sopravvenuta anemia, non ce l’aveva fatta.

Erica Hohler abita ad Avegno di Fuori, in Vallemaggia, «ma ancora per poco – dice –. Se non ho il diritto all’ospitalità come chiunque altro, se le gelosie di qualcuno possono spingersi fino ad uccidere delle creature innocenti come i cani, allora non ha più senso rimanere». Per 20 anni questa energica immobiliarista ha vissuto in Ticino – prima a Brione sopra Minusio, poi ad Avegno, dove nel 2015 ha costruito la sua casa da 300 metri quadrati – per ritrovarsi oggi nella condizione di «non potermi più fidare a far uscire in giardino il mio cane, se non al guinzaglio e sotto il mio stretto controllo». È infatti in giardino – racconta – che sia nel 2017, sia nel luglio scorso sono stati posizionati i bocconi avvelenati. «Ad Avegno di Fuori molte famiglie hanno dei cani e con tutte, ticinesi e svizzero-tedesche, c’è un cordiale rapporto di vicinato. Il doppio avvelenamento ha sconcertato tutti e ovviamente la sottoscritta in primo luogo. Anche se avessi avuto dei problemi, comunque, non vedo in che maniera possano entrarci i miei cani».

Una denuncia penale contro ignoti per il reato di avvelenamento di animali è stata compilata con l’aiuto dell’avvocato Piero Mazzoleni, presidente della Società protezione animali di Locarno e Valli: «Confermo che siamo stati contattati per questa bruttissima faccenda. Avvelenare gli animali è un atto di profonda vigliaccheria e noi non possiamo che impegnarci, sensibilizzando anche i Comuni, per arginare il fenomeno. Purtroppo gli autori restano spesso impuniti».

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