Locarnese

'Fermate il treno!' E godetevi lo spettacolo sognato da Dimitri

Dopo il successo di 'Centovalli-Centoricordi' riparte la pièce itinerante sulla Centovallina. 'La canzone della valle' il titolo del nuovo progetto artistico.

((Ti-Press/Golay))
3 luglio 2019
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Non tutti i treni della Fart fermano a Verscio. Ma quello che la sera del 20 luglio, dalla stazione pedemontana partirà alla volta di Camedo è di quelli da non perdere. Lungo i binari correrà, infatti, uno spettacolo teatrale che definire originale suona un po’ restrittivo. Si tratta della seconda edizione di “Centovalli Centoricordi” un progetto di successo dedicato alle genti e alle vicende (vere o presunte tali) di una valle, anzi di…Centovalli.

La prima puntata andò in scena nel 2012, con replica l’anno successivo. Ora, su volontà stessa del compianto clown Dimitri dal quale tutto è nato, si tratta di dare un seguito questo “sogno nel cassetto di papà”, come l’ha definito Masha Dimitri, la figlia. “La Canzone della valle”, il titolo scelto per lo spettacolo itinerante (autore Flavio Stroppini, poeta e narratore). Su una linea ferroviaria panoramica tra le più belle in assoluto, attori, musicisti e acrobati racconteranno, nelle stazioni, la storia di Mauro, giovane deciso a chiudere i rapporti con la sua terra, le sue radici. Uno spaccato di varia umanità. Il treno si muove, fatti e misfatti (veri o inventati) messi in scena da attori professionisti e dilettanti si susseguono. Una sfida, quella affrontata dai suoi ideatori, coordinati dal regista Livio Andreina, non certo facile: «Si tratta di una pièce all’aperto, in uno spazio vasto nel quale la comunicazione dei contenuti non è evidente. C’è una natura circostante meravigliosa che però distrae l’attenzione del pubblico. Per questo grande importanza va data alla lingua, che dev’essere chiara e ben articolata. Ricordo che lavorano fianco fianco attori professionisti e amatoriali. Siamo riusciti a creare un ensemble omogeneo per quella che sarà una festa popolare, anzi una celebrazione». Sfida lo è stata anche per Anna Maria Glaudemans, la scenografa, chiamata a creare uno “sfondo” originale e di volta in volta diverso, dove si muovono figure reali e e personaggi fantasiosi. Come pure per Oliviero Giovannoni, direttore e compositore musicale che, per l’occasione si avvale di una band di professionisti (alcuni dei quali residenti all’estero!): «Non è mai facile assecondare le esigenze del regista e degli artisti. A volte erano richieste musiche d’ambiente, in altri casi più di ascolto. Inoltre è stato necessario creare varie postazioni musicali nelle fermate del treno». Sfida, infine, lo è stata anche per la Fart, ha detto Stefan Früh, membro del CdA :«Siamo onorati di poter collaborare in questo progetto che sembrava, a prima vista, arduo se non impossibile. Conciliare mondo artistico e tecnico, teatro e sicurezza ferroviaria non è evidente. Ciò che conta è che il sogno di Dimitri continua e si tramuta in realtà». Gli ha fatto eco Emmanuel Pouilly, coordinatore del Teatro Dimitri, precisando che non si tratta «di un semplice viaggio da un punto A a un punto B, bensì di un viaggio nella memoria storica».

Diciotto le date dello spettacolo. Ritrovo sempre alla stazione di Verscio, alle 19. A Camedo, capolinea, il pubblico potrà gustare una cena a base di polenta e prodotti genuini. Alle 23 il treno riporterà gli spettatori a casa.

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