Locarnese

Touchscreen per trovare i defunti

Il cimitero di Locarno diventerà tecnologico: mappa in tempo reale per localizzare le tombe e una guida per scoprire quelle dei personaggi illustri

4 ottobre 2018
|

Non diventerà un Père-Lachaise – il cimitero del XX° arrondissement di Parigi celebre nel mondo per le sue sepolture illustri, da Maria Callas a Jim Morrison, da Marcel Proust a Yves Montand, da Oscar Wilde a Modigliani e moltissimi altri ancora, e per questo meta di pellegrinaggi che sfociano spesso nel “voyeurismo” turistico – ma anche il camposanto di Locarno, nel suo piccolo, potrebbe attrezzarsi con una sorta di “guida” all’illustre estinto. Non solo: all’entrata, per facilitare l’orientamento di chi dovesse cercare una tomba senza conoscerne l’ubicazione, verrà installato un sistema di ricerca a guida digitale.

Le singolari proposte vengono la prima dalla commissione della Gestione, che ha firmato un rapporto unanimemente favorevole (relatrice Valentina Ceschi) riguardo al messaggio da 1,44 milioni di franchi per l’ampliamento e il risanamento del cimitero (al voto lunedì prossimo in Consiglio comunale); e la seconda dal Municipio, che il “touch screen” in cui inserire il nome del caro estinto per individuarlo con più facilità lo ha già inserito, tassello per certi versi futuristico, nel lotto degli interventi previsti.

Nella direzione auspicata dalla Gestione – per non tornare all’esempio parigino – si è già mosso da tempo Ascona (cui la stessa Gestione fa riferimento nel suo rapporto), che una cartina con i defunti più illustri l’aveva realizzata e messa a disposizione dei numerosi visitatori 4 anni fa. Questo, grazie a una paziente “indagine” condotta dal Museo comunale d’arte moderna. Ascona, con il suo cimitero comunale, “vanta” fra i defunti personaggi come Marianne Werefkin, Italo Valenti, Charlotte Bara e Wolfgang Oppenheimer, le cui spoglie riposano oltretutto in un contesto particolarmente ricco di monumenti di notevole valore artistico. La cartina, a completare un approfondito discorso legato a storia, arte e cultura asconesi, era poi “sfociata” in una vera e propria pubblicazione.

Grandi famiglie e monumenti

Quanto a Locarno e al suo cimitero di Santa Maria in Selva, l’elenco di personaggi conosciuti fa riferimento soprattutto ai membri delle grandi famiglie Pioda, Rusca, Balli, Pedrazzini o Bianchetti, come spiega alla ‘Regione’ l’archivista di Locarno Rodolfo Huber. «Peraltro – aggiunge – se vogliamo parlare di “presenze” artisticamente importanti non possiamo non citare le cappelle di famiglia, che fra la seconda metà dell’800 e l’inizio del ’900 erano per tradizione delle vere opere d’arte. E accanto alle cappelle di famiglia troviamo anche monumenti funebri di notevole pregio, che di certo, allo stesso modo, meriterebbero di essere segnalati affinché i visitatori possano conoscerli e valutarli anche con occhio artistico».
Fra le altre proposte della Gestione, per andare più sul “pratico”, v’è quella riguardante la possibilità di creare in futuro dei loculi a pavimento; questo perché sempre più la scelta nel pre-dipartita è quella di farsi cremare piuttosto che seppellire. Proprio in questo senso va il progetto di risanamento e ampliamento attuale, che prevede 7 nuovi blocchi (fronte muro su via Vallemaggia) da 120 cellette ognuno, per ottenere 840 ulteriori spazi per le urne dopo i 250 già aggiunti nel 2005 ma già andati praticamente esauriti.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE