Locarnese

Valle Onsernone, la scuola non chiuderà i battenti

Sventato il rischio di dover rinunciare alle sezioni infanzia e elementare a Loco grazie agli sforzi del Municipio, il quale ha saputo dar prova di progettualità

20 giugno 2018
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 La Valle Onsernone non perderà la scuola. L’attività dell’istituto, con le sezioni dell’infanzia e delle scuole elementari, è salva e potrà proseguire anche da settembre in poi. Fugati i timori di veder sparire allievi e docenti a causa della possibile chiusura della sezione delle elementari a Loco e di dover scendere i bambini al piano. La conferma a laRegione arriva direttamente dal sindaco di Onsernone, Cristiano Terribilini: «Possiamo finalmente garantire che anche per l’anno prossimo resteranno le due sezioni di scuole dell’infanzia e di scuola elementare in Valle. Abbiamo lottato e lotteremo ancora con tutte le forze per mantenere aperti gli istituti scolastici». A pesare sulla decisione dipartimentale, a dire di Terribilini, è stata la progettualità messa avanti dal Comune: «Dalla nascita del nuovo Comune di Onsernone dopo l’aggregazione del 2016 alla realizzazione della sede scolastica unica a Loco, dal progetto Parco Nazionale - ormai caduto - al progetto di rilancio socio-economico Onsernone020, il Comune ha fatto capire al Cantone, che a medio termine, c’è la speranza di avere qualche bambino in più in Valle». Per attirare nuove famiglie e disporre di organici di scolaretti sufficienti in valle sarà comunque indispensabile poter assicurare, anche in futuro, questo servizio educativo di base alla collettività. «Siamo consapevoli di come la scuola rappresenti un servizio pubblico fondamentale per chi vive in valle: è una priorità per me e per tutto il Municipio. Un villaggio senza la sua scuola è un villaggio senz’anima, è il fulcro della comunità intera». Un’iniziativa parlamentare in aiuto A supportare gli sforzi delle autorità comunali delle zone più discoste del Cantone per garantire la prosecuzione dell’attività scolastica c’è un’iniziativa parlamentare presentata dai granconsiglieri Nicola Pini e Giacomo Garzoli (e cofirmatari) per la modifica della Legge sulla scuola dell’infanzia e sulla scuola elementare. Essa, nello specifico, chiede di considerare anche il contesto socioeconomico e la morfologia territoriale nella valutazione; in sostanza aggiunge un altro importante criterio per le deroghe al numero minimo di 13 allievi per classe. Oggi, infatti, si parla unicamente di “caratteristiche socioculturali degli allievi”. Nicola Pini, responsabile del progetto Onsernone020 nonché deputato al Gran Consiglio, è convinto che questa modifica non potrà che contribuire a frenare lo spopolamento delle valli: «L’iniziativa parlamentare presentata tocca un problema comune a molte regioni periferiche; non a caso è stata firmata da colleghi deputati della Leventina, della Valle di Blenio e del Mendrisiotto. Senza una scuola, sarà molto difficile se non impossibile raggiungere l’obiettivo di rilanciare socialmente ed economicamente le valli, contrastando lo spopolamento in atto; un obiettivo perseguito da importanti e lungimiranti politiche pubbliche federali e cantonali, come ad esempio i masterplan. Politiche che però, senza il mantenimento di una scuola, rischiano di essere zoppe. Ripeto, vi è un interesse generale che va ben oltre il caso specifico dell’Onsernone, per questo mi sono attivato a livello parlamentare». Intanto, come detto, gli allievi da settembre riprenderanno le lezioni a Loco, dove gli scolari arrivano dalle varie frazioni. Grazie a chi, con determinazione e coraggio, ha dimostrato che in periferia si può anche investire. Per il bene delle famiglie e dei bimbi. Perché se vanno via loro, va via il futuro.

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