Dopo un lungo contenzioso, il Municipio si è dovuto adeguare al parere del Tribunale Federale: si tratta di “contenuti sia commerciali sia di servizio”
Stando alle istituzioni interpellate, essa “presenta contenuti sia commerciali sia di servizio”. Evidentemente, sulla scorta del Tribunale Federale, la prostituzione può essere intesa anche in questa prospettiva. E così il Municipio di Gambarogno si è dovuto mettere l'anima in pace e accettare il progetto di bordello presentato già nel 2013, nella zona industriale-artigianale di Quartino.
La ditta Globaltime SA aveva avanzato richiesta di licenza edilizia già 5 anni fa, nel marzo 2013. Il Municipio l'aveva negata, come spiega in un comunicato odierno, “ritenendo l’attività della prostituzione molesta e contraria alle norme di attuazione (NAPR) vigenti nella zona industriale, artigianale e commerciale (ZIAC) di Quartino Est”. Ne è seguito un “lungo contenzioso” durante il quale sono stati interpellati Consiglio di Stato, Tribunale amministrativo cantonale e infine Tribunale Federale.
Ecco, tutte queste istanze, “hanno confermato che l’attività della prostituzione presenta contenuti sia commerciali sia di servizio”. Dunque, via libera a un nuovo spazio per il sesso a pagamento.