Locarnese

Pestaggio al carnevale di Giumaglio, giovane ferito

(©Ti-Press/Samuel Golay)
19 luglio 2017
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Un feroce pestaggio, un ragazzo ricoverato all’ospedale con lesioni alquanto serie. Una festa fra giovani finita male, con l’intervento del personale del Salva e della Polizia. E due giovani ventenni della regione che hanno trascorso la notte al fresco.
È il bilancio, poco incoraggiante, del Carnevale estivo di Giumaglio, andato in scena sabato notte. Autori dell’aggressione, scatenata a quanto sembra da ragioni di fede sportiva, come detto sarebbero due ventenni locarnesi, non nuovi a bravate di questo tipo. Ad avere la peggio, invece, un ragazzo della Vallemaggia. La rissa sarebbe scoppiata, secondo alcuni testimoni, poco dopo l’una. I due, che sarebbero stati denunciati per lesioni personali gravi, a quanto è dato sapere avrebbero aggredito la loro vittima con calci e pugni all’esterno del perimetro della festa, vicino ai servizi igienici (all’interno gli organizzatori avevano predisposto un servizio di sicurezza).
C’è chi sostiene che la scazzottata avrebbe coinvolto solo due persone, mentre la terza avrebbe cercato vanamente di separarle. Quando parte una zuffa violenta è sempre difficile andare a ricostruire chi è passato per primo alle vie di fatto e chi ha avuto solamente un ruolo marginale. Fatto sta che all’arrivo degli agenti, uno dei due picchiatori era tranquillo al bar, intento a sorseggiare una bevanda.
A far riflettere, in ogni caso, è il fatto che i due fermati dalla Polizia e trasportati alla centrale (dove sono stati ascoltati per la ricostruzione dei fatti e dove hanno trascorso la notte) non sono nuovi a episodi di questo genere. Addirittura farebbero parte di una banda di picchiatori seriali (che si cela dietro l’acronimo di Gpp e che riporta alla memoria i tempi della famosa banda dei Gpl, i Giovani picchiatori losonesi degli anni Settanta-Ottanta) solita creare disordini e risse in occasione di raduni. Secondo alcuni, in passato il gruppetto (4-5 persone ne farebbero parte, una delle quali diffidata dagli impianti sportivi per il suo comportamento) ha preso parte a pestaggi in altri carnevali del Locarnese e anche in alcune discoteche della regione. Teste calde, insomma, che sotto l’effetto magari anche di qualche birra non fanno che attendere l’occasione propizia per attaccar briga.
Motivi banali e superficiali (come potrebbe esserlo il “credo sportivo”) che si risolvono con la forza e che possono portare, purtroppo, anche a tragici epiloghi. Il caso di Damiano Tamagni insegna. O, meglio, alla luce di quanto accaduto a Giumaglio, dovrebbe insegnare.

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