Locarno

Livello del lago, il sindaco di Cannobio condivide la protesta di Zali

Rischio di altre esondazioni
(© Ti-Press / Tatiana Scolari)
21 luglio 2015
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Il sindaco di Cannobio, Giandomenico Albertella,  condivide la protesta e le preoccupazioni del direttore del Dipartimento del territorio,  Claudio Zali, sul modo di procedere in merito alla regolazione del livello del Lago Maggiore. “Sia per rispetto del disciplinare di concessione N.° 3680 del 24/1/1940, sia per un doveroso coinvolgimento di tutti i soggetti interessati alle dinamiche del regolamento del livello del Lago Maggiore – assicura Albertella – sarà mia premura farmi interprete presso l’Autorità di bacino del fiume Po, affinché le autorità federali e cantonali e i comuni ticinesi lacustri siano invitati e coinvolti in ogni procedura relativa alla gestione delle acque del Verbano”.
“In considerazione dell’impatto che ogni intervento sui livelli potrà avere sul sistema turistico ed economico lacustre e sulla qualità degli ecosistemi del lago, dalle possibili riduzioni degli arenili e delle aree in concessione demaniali, agli effetti erosivi sulle sponde lacuali, dall’aumento dell’instabilità delle opere realizzate lungo le sponde (muri, darsene) progettate e realizzate sulla base dei livelli medi estivi, ai problemi nella gestione delle reti fognarie – aggiunge Albertella – reputo prioritaria la partecipazione dei comuni lacustri italiani e ticinesi, da Sesto Calende (Italia) a Locarno (Ticino). Ma anche necessario il coinvolgimento di rappresentanti della associazione di categoria (campeggi, alberghi) e di titolari dei cantieri nautici. Albertella ribadisce la sua contrarietà all’aumento da +1 m a +1,25 metri per arrivare ad un successivo livello +1,50 metri sullo zero idrometrico del Lago Maggiore. “Se poi la sperimentazione in corso è finalizzata a garantire l’irrigazione necessaria per l’agricoltura, constato che nonostante la perdurante siccità il livello del Lago non è diminuito nei giorni scorsi – conclude il sindaco di Cannobio - non posso esimermi dall’ esprimere serie preoccupazioni per i rischi di esondazione nel prossimo autunno in caso di precipitazioni eccezionali”.