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Referendum a Roveredo: ‘Affermazioni incomplete e inesatte’

Il Municipio contesta le informazioni diffuse dai promotori della raccolta firme contro la tassa turistica e la posa dei contatori dell'acqua potabile

‘Imposta che genera benefici per l’intera comunità’
(Ti-Press)
14 marzo 2025
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Affermazioni "incomplete" e che "contengono inesattezze". In una presa di posizione il Municipio di Roveredo contesta le informazioni diffuse dai promotori del doppio referendum contro le tasse turistiche e l'installazione dei contatori dell'acqua potabile. Entrambi gli oggetti sono stati accolti dal Consiglio comunale lo scorso 27 febbraio. Decisioni contro le quali è però stata lanciata una raccolta firme per portare la popolazione alle urne: le 100 sottoscrizioni necessarie per ciascun tema dovranno essere raccolte entro il 31 marzo. In questo contesto "è fondamentale chiarire alcuni punti per fornire alla cittadinanza una visione corretta e trasparente della situazione", afferma l'esecutivo, precisando che "è essenziale che ogni cittadino verifichi l’accuratezza delle dichiarazioni diffuse prima di sostenere un’iniziativa referendaria, affinché le decisioni prese rispecchino davvero l’interesse collettivo".

‘Esonerati commerci e artigiani’

Per quanto riguarda la tassa di soggiorno e quella di promozione turistica, "è importante sottolineare che queste imposte non gravano sulle aziende, sui commerci, sugli artigiani e nemmeno sui residenti nel nostro comune con una casa o un rustico di vacanza sui monti", sottolinea il Municipio. Stando a nostre informazioni, il relativo regolamento è infatti stato leggermente modificato (esonerando dalla tassa di promozione turistica alcuni soggetti) a seguito delle discussioni in merito avvenute con le competenti commissioni del Consiglio comunale. La tassa di soggiorno viene invece "applicata ai turisti che pernottano nelle strutture ricettive presenti sul territorio e i proventi raccolti sono destinati al miglioramento dei servizi turistici e alla promozione dell'attrattività locale, con benefici per l'intera comunità". In generale una tassa turistica, oltre a essere già applicata in molte altre destinazioni, è anche "considerata uno strumento essenziale per sostenere e sviluppare il settore turistico, contribuendo alla manutenzione delle infrastrutture, alla valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico, nonché alla qualità complessiva dell'offerta turistica". Da parte loro i referendisti sostengono che Roveredo non sia un comune a vocazione turistica e che la tassa penalizzi le attività locali. "Tuttavia, la realtà è ben diversa: l'introduzione di questa misura permette di sostenere eventi e iniziative che valorizzano il territorio, contribuendo a migliorare l'offerta turistica e a creare nuove opportunità economiche. Il contributo versato dai turisti non rappresenta un ostacolo per il settore, bensì un investimento nella qualità dell'accoglienza e nello sviluppo locale".

‘Timori infondati’

Passando invece alla prevista installazione dei contatori dell’acqua – il legislativo ha approvato un credito di 786mila franchi –, il Municipio tiene a precisare che "non si tratta di una scelta arbitraria, ma di un obbligo di legge che promuove una gestione sostenibile e trasparente dell’approvvigionamento idrico". Di conseguenza "chi si oppone all'installazione dei contatori, se agisse con coerenza e correttezza, non dovrebbe contestare il credito destinato alla loro attuazione pratica, bensì la legge che impone questo obbligo". A ciò va poi aggiunto che "le due normative approvate dal Consiglio comunale nell’ottobre 2022, soggette a referendum facoltativo, non sono state impugnate". L'esecutivo spiega poi che "attualmente, senza un sistema di misurazione, l’acqua viene tariffata in modo forfettario, con il rischio che chi consuma poco paghi più del dovuto, mentre chi eccede benefici di un costo inferiore a quello reale". Inoltre consumi troppo elevati comportano "un aumento delle spese generali, che vengono poi redistribuite ai cittadini tramite la tassazione". Di conseguenza i contatori permettono di "limitare gli sprechi e ridurre le spese correnti, con effetti positivi sul costo del servizio per l’intera comunità". Insomma, "i timori espressi dai promotori del referendum circa un’eccessiva tassazione sono infondati". Infatti l'esecutivo "ha già dichiarato l’intenzione di adottare un sistema di tassazione flessibile, regolando periodicamente l’importo della tassa annua in base al reale fabbisogno finanziario". In sostanza "l’adozione dei contatori d’acqua, oltre a conformarsi agli obblighi normativi federali, cantonali e comunali, è una misura di buon senso che contribuirà in modo concreto alla tutela di un bene essenziale, alla razionalizzazione dei costi e alla creazione di un sistema più equo per tutti i cittadini".