Grigioni

Covid-19, il Moesano non è solo, ma segua la linea nazionale

Il governo retico risponde alla petizione 'Sostegno Ticinese al Moesano' che chiedeva provvedimenti più restrittivi di contrasto alla pandemia

Il governo retico risponde alla regione Moesa (foto archivio Ti-Press)
16 aprile 2020
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"La Regione Moesa non è sola. Il Cantone fa tutto il possibile al fine di attuare i provvedimenti della Confederazione in modo tale che essi offrano una protezione efficace dall'ulteriore diffusione del virus". Seppur gli abitanti della regione italofona facciano capo al sistema sanitario ticinese, il governo retico rimane fermo sulle disposizioni nazionali e prende posizione rispetto alla petizione "Sostegno Ticinese al Moesano", che richiedeva provvedimenti più restrittivi rispetto a quelli adottati dalla Confederazione nella lotta al Covid-19, rifacendosi a quelli presi dal vicino Cantone.

Il governo grigionese nella sua risposta scrive che - dichiarata la situazione straordinaria ed emanati i provvedimenti a livello federale -, i Cantoni "non sono autorizzati ad allentare o inasprire le misure prese dalle autorità nazionali. In casi eccezionali, se a causa della situazione epidemiologica in un Cantone sussiste un pericolo particolare per la salute della popolazione, il Consiglio federale può autorizzare questo Cantone a ordinare per un periodo limitato e per determinate regioni la limitazione o la cessazione delle attività di determinati settori dell'economia. La Regione Moesa, ossia lo Stato maggiore di condotta regionale, ha deciso di non avvalersi di questa possibilità", si legge ancora nel comunicato.

Il governo retico nonostante ciò nel suo scritto esprime "massima comprensione per la situazione nelle valli meridionali e in particolare nella Regione Moesa. Per via della prossimità al Ticino e all'Italia, le valli del Grigioni italiano si trovano ad affrontare sfide particolari dovute al coronavirus. Per questo motivo una delegazione del Governo e dello Stato maggiore di condotta cantonale ha visitato la Regione già due volte e ha incontrato granconsigliere, granconsiglieri e sindaci". I rappresentanti regionali, riporta il testo, "hanno confermato che, fatta eccezione per la richiesta di chiudere i cantieri, finora le regolamentazioni locali valide per la Regione Moesa hanno potuto essere attuate".

Il governo ha inoltre ribadito che "all'occorrenza l'assistenza ospedaliera per la Regione Moesa sarebbe garantita anche dall'ospedale di Thusis e dall'ospedale cantonale di Coira, qualora le capacità del Cantone Ticino non dovessero più essere sufficienti".

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