MONTE CARASSO

Caduta massi, il Municipio interviene nelle zone Pedmúnt e Urènn

Chiesto al Consiglio comunale lo stanziamento di un credito di 380'000 franchi per la messa in sicurezza

19 dicembre 2025
|

Sono trascorsi più di due anni dall’ultimo smottamento di terreno che a Monte Carasso aveva portato un grosso masso a rischiare di finire sulla strada Er Carensgiáda e a fermarsi non lontano dall’abitato. Per mettere in sicurezza la zona ed evitare ulteriori frane, il Municipio di Bellinzona ha licenziato un messaggio con il quale chiede al Legislativo lo stanziamento di un credito di 380’000 franchi.

Secondo il Piano delle zone di pericolo, il versante a monte di via Pedmúnt e in zona Urènn sono presenti elementi lapidei instabili, sia isolati, sia raggruppati in cataste. Oltre a diversi vecchi muri a secco in stato di degrado, il cui eventuale crollo potrebbe interessare le abitazioni presenti in zona. Per questo motivo, il progetto elaborato prevede interventi a protezione degli edifici in zona di pericolo di grado medio e in parte della strada in zona Pedmúnt. Si tratta di demolire e rimuovere gli elementi instabili e sistemarne sul posto i frantumi, di effettuare delle sottomurazioni sia in calcestruzzo armato con ancoraggi, sia in sassi e malta, e di fissare le parti pericolanti con reti di aderenza.

Per garantire l’esecuzione degli interventi di premunizione, praticamente ovunque si prevede la pulizia della vegetazione di sottobosco (roveti, arbusti, ailanto…). In alcuni casi sarà anche necessario l’abbattimento di piante, il relativo esbosco con elicottero e lo smaltimento.

Per quanto riguarda i muri a secco, che non sono considerati pericoli naturali in quanto manufatti eseguiti dall’uomo, il Codice delle obbligazioni prevede che spetti ai proprietari il mantenimento in buono stato o, nel caso di necessità, l’intervento per la loro sistemazione. Al momento, però, risulta difficile stabilirne l’esatta ubicazione a causa della folta vegetazione cresciuta nel corso degli anni, ragion per cui a pulizia avvenuta verranno informati i proprietari, ai quali spetterà decidere come procedere per la sistemazione dei muri, eventualmente in sinergia con il cantiere comunale, ma a proprie spese.

La gran parte delle opere previste – a eccezione di alcuni interventi in zona Pedmúnt, la cui realizzazione è comunque importante a tutela della sicurezza – hanno le carte in regola per beneficiare di sussidi a livello cantonale e federale, i quali dovrebbero ammontare a 241’000 franchi, dai quali andranno dedotti 65’000 franchi incassati quale acconto per le opere già eseguite.

Per quanto riguarda i tempi di realizzazione, l’inizio dei lavori è programmato per la seconda metà del 2026, con un cantiere della durata di 3-4 mesi.