Bellinzonese

L’ex Lati diventerà la nuova caserma dei pompieri di Bellinzona

Nei prossimi giorni il Municipio cittadino pubblicherà il messaggio per comprare il sedime di Sant’Antonino. Minotti: ‘Soluzione molto valida’

La storica ex fabbrica casearia di via Gorelle a Sant’Antonino
12 dicembre 2025
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Dopo lungo tergiversare, riprogettare e tirare sui prezzi, ecco la soluzione che sembra mettere tutti d’accordo. La nuova centrale dei Pompieri di Bellinzona, con tanto di sede della Protezione civile, non sarà più realizzata all’ex Birreria di Carasso bensì a Sant’Antonino. Dove da un anno e mezzo è in disuso la centrale della Lati inaugurata nel 1992. La location ‘extra muros’ non deve stupire, visto che da luglio i Corpi pompieri del Gambarogno e di Cadenazzo sono confluiti in quello cittadino.

Entrata in crisi alla fine dello scorso decennio, la Lati, un tempo di proprietà della Federazione ticinese produttori di latte, nel 2019 era passata alla Cooperativa dei produttori di latte della Svizzera centrale che controlla il gruppo elvetico Emmi. Dopo cinque anni di vani tentativi per mantenere il marchio in vita nel mondo dei formaggi, si era giunti alla conclusione che la cessazione volontaria dell’attività avrebbe evitato il fallimento. E così è andata. Anche lo stabile di Sant’Antonino era passato nelle mani di Emmi e l’ultimo presidente della Lati, il fiduciario Carlo Croci, ha pensato bene a inizio 2025 di proporre l’acquisto alla Città.

Costo 30 milioni, ritenuto vantaggioso

«Abbiamo svolto gli approfondimenti tecnici e finanziari e ci pare una soluzione concretizzabile e finanziariamente meglio sostenibile rispetto all’opzione Carasso», anticipa alla ‘Regione’ il municipale Mauro Minotti, capodicastero Sicurezza e servizi industriali. Stando a nostre informazioni, anziché investire 43 milioni ce ne vorranno 30: metà per comprare terreno e immobile e metà per adattarlo ai bisogni del pronto intervento.

Pianificato come commerciale/artigianale, il mappale sarà sottoposto a una variante di Piano regolatore di poco conto. Lo stabile dispone di molti uffici e presenta i volumi adatti ad accogliere i grandi veicoli tecnici di Pompieri e Protezione civile. Inoltre il sito ha un ampio posteggio per le auto dei collaboratori e spazio a sufficienza per manovre ed esercitazioni. Peraltro si trova nel cuore di una zona produttiva e la prossimità, in caso di incendi, è importante per la prontezza d’intervento; senza contare la vicinanza dello svincolo autostradale e la maggior facilità a raggiungere le zone cittadine centrali e nord grazie al semisvincolo.

«Sono dunque tanti i motivi che ci inducono a ritenere valida questa soluzione, già preventivamente sottoposta alla Commissione gestione del Consiglio comunale», conclude Minotti: «Entro fine anno presenteremo il messaggio al Legislativo, competente per la valutazione politica dell’investimento e l’assegnazione dei crediti necessari». Quanto all’ex Birreria, di proprietà della Città, rimarrebbe a disposizione per i bisogni futuri di altri servizi comunali. Intanto vi opera a pieno regime l’apprezzato ecocentro.