Bellinzonese

DaRe e altre associazioni condannano l'azione di Junge Tat

Presa di posizione da parte di sodalizi che si occupano di integrazione contro il gesto del gruppo di estrema destra

10 ottobre 2023
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Le organizzazioni che si occupano di accoglienza, integrazione e convivenza degli stranieri sul territorio, deplorano il messaggio ‘Migranti a casa’ riportato sullo striscione esposto dalla torre bianca di Castelgrande a Bellinzona lo scorso 30 settembre da parte del gruppo di estrema destra Junge Tat. In una presa di posizione delle associazioni (DaRe, Franca, Baobab, Antera, Centro culturale imam Ali, Tamil Youth Organisation). "Riteniamo che questi gesti anonimi siano meschini e di nessuna utilità. La migrazione è sempre esistita e sempre più esisterà", tengono a evidenziare nel comunicato. "Il diritto di accogliere chi fugge dal proprio paese è un dovere e una norma di legge valida per chiunque, quindi anche per noi svizzeri e ticinesi che ben conosciamo questa realtà per averla fortemente vissuta nel secolo scorso", si legge nella nota. "Il riconoscimento della loro presenza è una grande opportunità per il nostro paese: la retorica basata su ‘l'invasione di stranieri’ e sulla loro occupazione lavorativa, è stata contraddetta dalla realtà a partire dal primo dopoguerra, dove migliaia di italiani, portoghesi e altre nazionalità, hanno contribuito in modo preponderante al nostro attuale benessere economico. Siamo un paese che sta invecchiando, con molti anziani e con molte strutture adibite alla loro cura: già ora molte strutture non potrebbero funzionare senza il supporto di personale proveniente dall'estero". L'integrazione "a cui tutti noi ambiamo, non è rivolta solo ai migranti ma a tutte le fasce sociali più deboli: si tratta di un lavoro di coesione sociale, avente lo scopo di avere e lasciare ai nostri figli e nipoti una società più giusta e moderna".

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