Bellinzonese

‘Troppe code, cosa succede a Bellinzona?’

Il consigliere comunale Claudio Cattori sollecita soluzioni a breve termine per migliorare la situazione

(Ti-Press)
26 maggio 2023
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«Spostandomi per lavoro e impegni vari, osservo che le colonne nel Bellinzonese si sono moltiplicate e allungate sugli assi principali e sulle strade secondarie. Visto che il trasporto pubblico su gomma è stato notevolmente potenziato nell'ultimo decennio, in realtà le code avrebbero dovuto accorciarsi, diminuire. E invece no, perché le nuove fermate dei bus con tanto di isole spartitraffico occupano la carreggiata e quando un bus si ferma ripetutamente per far salire e scendere i passeggeri, chi arriva dietro è impossibilitato a superare. Senza parlare dei semafori, come quello nuovo piazzato di recente in via San Gottardo. C’è da impazzire. Perciò chiedo al Municipio di Bellinzona: perché invece di migliorare la situazione peggiora? Chi ha deciso queste scellerate soluzioni? La Città non può sollecitarne di migliori? E siamo proprio sicuri che la situazione migliorerà quando a fine 2024 sarà inaugurato il semisvincolo?».

Ancora duemila giornate di colonne

È uno sfogo che tira in ballo il Cantone e il Municipio di Bellinzona quello espresso a voce dal consigliere comunale del Centro, Claudio Cattori, per spiegare meglio la sua recente interrogazione nella quale scrive che “il nostro Comune merita più attenzione nella gestione del traffico veicolare viepiù soffocante per i nostri cittadini. Si è sempre affermato che la gestione della mobilità deve considerare tutti i vettori. Temo invece che si sia posto molto l’accento sul traffico lento e sul costoso trasporto pubblico che ci assicura una parte della mobilità, ma non tutta. Specialmente nelle ore di punta, ma non solo, il traffico veicolare di transito è aumentato al punto da rallentare anche il normale traffico interno”. Ciò che rende la città “meno attraente per imprese e turisti e meno vivibile per i cittadini e i commerci locali”. In Ticino – aggiunge Cattori – da una trentina d’anni sono attive le Commissioni regionali dei trasporti in seno alle quali i due livelli istituzionali (Comuni e Cantoni), affiancati dalla Confederazione, collaborano nel pianificare, realizzare e gestire le infrastrutture legate alla mobilità pubblica e privata. Ed è in questo gremio, secondo il consigliere comunale, che “negli ultimi anni qualche valutazione sullo sviluppo del traffico non si è concretizzata”. Le sole misure certe, aggiunge, sono l’entrata in servizio del semisvincolo, che sgraverà il traffico mattutino e serale sull'asse Camorino-Giubiasco-Centro, e l’apertura della nuova fermata Tilo in Piazza Indipendenza alla fine di questo decennio, “cioè fra duemila giornate di colonne”.

‘Misure a corto termine’

Da qui la richiesta di mettere l'accento “sulle necessità immediate dei cittadini, con apposite misure a corto termine, e non solo sulla pianificazione di opere che hanno una logica a medio e lungo termine”. Suggerite quindi la riorganizzazione delle fasce orarie d’impiego dei veicoli di servizio della Città e una migliore coordinazione con i grandi generatori di traffico privati. Cattori vuole anche sapere quali misure del Programma di agglomerato porteranno un sostanziale miglioramento della viabilità.

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