Bellinzonese

Nuovo ospedale a Bellinzona e un centro formativo a Pollegio

Il Consiglio di Stato chiede 16 milioni per acquistare i terreni in città e riorientare l'ex Infocentro di AlpTransit nella Bassa Leventina

La Saleggina di Bellinzona, oggi piazza di esercizio dell'Esercito (Ti-Press/Crinari)
29 ottobre 2020
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Un passo per tre obiettivi: futuro nuovo Ospedale regionale di Bellinzona, rivitalizzazione fiume Ticino e acquisto dell’Infocentro di Pollegio.  

Il Consiglio di Stato, nella sua ultima seduta, ha approvato il credito di 16'060'000 franchi necessario all’acquisto dall'Esercito dei terreni della Saleggina a Bellinzona, da decenni usati come stand di tiro e sede di accampamenti militari, oltre che per il pascolo di mucche. Tale acquisizione permetterà di avviare l’iter di progettazione del nuovo Ospedale regionale di Bellinzona, di sistemazione idraulica e di rivitalizzazione integrale del Fiume Ticino con l'inserimento del previsto parco fluviale. La richiesta di credito che il Governo cantonale ha sottoposto al Gran Consiglio consentirà inoltre di acquistare l’Infocentro di Pollegio. Il costo per l’acquisizione di cinque particelle alla Saleggina per un totale di 214'246 metri quadrati ammonta a 13'582'702 franchi. I costi per l’acquisto dell’Infocentro (135mila franchi) e per la sua sistemazione e riconversione ammontano in totale a 1'152'060 franchi, mentre verranno investiti altri 1'220'057 franchi per la riqualifica di 10'000 metri in zona agricola qualità Sac (597'393 franchi per lo smaltimento di materiale inquinato – importo detratto dal prezzo d’acquisto – e il rimanente per garantire la qualità Sac).    

L’operazione, una sorte di Tetris presentato ufficialmente questa mattina alla stampa, consiste nella cessione del terreno della Saleggina da Armasuisse al Cantone e nel passaggio di proprietà del terreno di Pollegio da AlpTransit ad Armasuisse, con successivo passaggio dell’Infocentro dall’Esercito al Cantone per servizi di pubblica utilità.

I terreni alla Saleggina – l’unico comparto ritenuto adeguato per le esigenze manifestate dalla direzione dell’Ente ospedaliero cantonale in ottica nuovo ospedale regionale – appartengono oggi al Dipartimento difesa, protezione della popolazione e sport. Attualmente l’Esercito li usa quale piazza d’esercizio, in particolare per le truppe sanitarie e altre unità attive in Ticino. Il Dipartimento delle istituzioni (Di) ha quindi avviato le trattative con la Confederazione per trovare un’area sostitutiva da mettere a disposizione dell’Esercito. Dopo gli approfondimenti del caso (come anticipato dalla 'Regione' un anno fa) il terreno è stato individuato a Pollegio nella zona dove sorge l’Infocentro. I fondi in questione sono di proprietà di AlpTransit Gottardo Sa (Atg) e si sviluppano su una superficie di 124'200 metri quadrati. Le complesse trattative tra tutte le parti in gioco consentono oggi – se il Parlamento cantonale approverà il messaggio – di mettere quindi il terreno della Saleggina a disposizione dell’Eoc per pianificare la realizzazione del futuro ospedale regionale di Bellinzona, così come all’Esercito di continuare la sua attività. 

L'Infocentro verso una seconda vita

La mediazione svolta dal Di ha permesso di raggiungere altri obiettivi. La Città di Bellinzona, da subito interessata a questa trattativa per l’importanza di mantenere sul proprio territorio l’ospedale regionale, ha potuto inserire anche la progettazione definitiva – in collaborazione col Consorzio correzione fiume Ticino e il Dipartimento del territorio – del previsto parco fluviale nei comparti Saleggina e Boschetti (Sementina). Ciò permetterà ampliamenti dell’ambito fluviale, così da rendere più sicuro il territorio, aumentandone il valore ecologico e la disponibilità per la popolazione. Inoltre con l’acquisizione da parte dell’Esercito dei terreni di Atg a Pollegio, il Consiglio di Stato è riuscito a garantire un futuro all’Infocentro raggiungendo gli obiettivi fissati negli anni passati ed evitando quindi la demolizione della struttura che verrà destinata a un uso polivalente: formazione degli addetti alla protezione della popolazione; laboratorio alimentare a gestione privata (con inclusa una mensa); spazi amministrativi e spazi per attività espositive e socioculturali. 

Questa mattina, durante la presentazione del messaggio governativo, il direttore del Di Norman Gobbi ha espresso soddisfazione per esseri riusciti a mettere insieme gli interessi di tutti gli attori coinvolti, i quali ne escono tutti vincitori. «Ora speriamo che il credito possa essere accolto in tempi brevi dal parlamento», ha aggiunto Gobbi, ricordando il lungo ma accurato iter osservato negli ultimi 5 anni.

Mario Branda, sindaco di Bellinzona, ha evidenziato l'appagamento a nome di tutto il Municipio in un giorno che segna un passo decisivo per entrambi i progetti che riguardano la Città. «Piace molto l'idea di avere un Parco fluviale accanto al futuro ospedale», ha detto il sindaco, ricordando come fino al 1'500 l'ospedale San Giovanni si trovasse presso il viale del Dragonato. La struttura fu poi temporaneamente trasferita vicino alla chiesa San Biagio a causa dei pericoli generati dalla periodiche piene del riale Dragonato. Una prossimità tra ospedale e fiume che sarà invece garantita in futuro, grazie appunto al Parco fluviale che andrà ad offrire alla popolazione maggiori opportunità per fruire del fiume e della natura circostante. 

Stand di tiro sul Monte Ceneri 

Come noto, sarà il poligono cantonale previsto sul Monte Ceneri a rimpiazzare lo stand di tiro della Saleggina (che sarà smantellato). All'investimento finanziario di 60 milioni di franchi parteciperà anche la Città di Bellinzona. La messa in esercizio del nuovo poligono non è prevista prima del 2026. 

 

 

 

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