Bellinzonese

La Fondazione si fa da parte e dona 115'000 franchi all'Otr

Costituita nel 2002, si è sciolta poiché Municipio di Bellinzona intende costituire un nuovo ente nell'ambito dell'annunciato progetto di rilancio dei Castelli

21 settembre 2020
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La Fondazione Castelli di Bellinzona si fa da parte e lascia 115mila franchi in eredità all'Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino (Otr-Bat). Il patrimonio è devoluto direttamente a condizione che la somma – tenendo fede allo statuto della Fondazione nata nel 2002 – venga utilizzata per sviluppare progetti nel comprensorio di Bellinzona a favore del turismo e della popolazione locale. Nel comunicato diramato dall'Otr-Bat, vengono indicati i quattro punti specifici: “promuovere e sostenere manifestazioni per l'animazione dei Castelli, della Città di Bellinzona e dei dintorni; sostenere e promuovere interventi sul territorio del Bellinzonese per la valorizzazione del paesaggio e della sua utilizzazione; gestire e sostenere infrastrutture di interesse pubblico; favorire la conoscenza dei Castelli nella loro storia e del patrimonio monumentale e paesaggistico della regione”. 

Annunciato sul foglio ufficiale del 29 luglio (vedi 'laRegione' del 25.08), lo scioglimento della Fondazione è riconducibile ai futuri piani della Città, che intende concretizzare un nuovo progetto di rilancio dei Castelli, denominato 'Fortezza di Bellinzona'. Nell'ambito dell'iniziativa, l'idea del Comune è di costituire un ente terzo che si occuperà della promozione turistica e culturale nei Manieri e nel comprensorio di Bellinzona. «Per questo non c'è più necessità che la nostra realtà esista in futuro – spiega a 'laRegione' Augusto Chicherio, ultimo presidente della Fondazione Castelli di Bellinzona –. Abbiamo deciso di farci da parte anche per non creare confusione, dando il compito all'Otr-Bat di usufruire del capitale rimanente», aggiunge Chicherio, il quale sottolinea che negli ultimi 18 anni la Fondazione ha distribuito circa 220mila franchi a favore di progetti e manifestazioni. Ricordiamo che la nascita della Fondazione Castelli era stata resa possibile dalla penale (300mila franchi) versata alla Casinò Kursaal dopo la rinuncia della Casinò Systems Holding di Appenzello (partner dell'allora Ente turistico che deteneva il 60% del capitale della Casinò Kursaal) a presentare una domanda di concessione per una casa da gioco in Città. La cifra che manca all'appello, rileva Chicherio, sono gli interessi maturati. 

Si va verso un ente terzo

«L'idea di fondo nell'ambito del progetto 'Fortezza di Bellinzona' è quella di costituire un ente terzo (si prevede che vi faranno parte Città, Cantone e Otr-Bat) – afferma il sindaco di Bellinzona Mario Branda –. L'ultima parola sulla costituzione di questo nuovo ente sarà tuttavia presa nel contesto dello sviluppo del lavoro di progettazione di questi interventi di valorizzazione dei Castelli». Negli ultimi anni alcune critiche erano piovute sulla Fondazione da parte del gruppo della Lega, che con interpellanze e prese di posizione aveva esposto dubbi sullo scopo e sull'attività della Fondazione. «Effettivamente non era più tanto attiva – afferma Branda –. Ripeto: nulla è ancora stato formalizzato, ma è forse meglio costituire un nuovo ente con un chiaro riorientamento». 

Ancora nessuna novità da svelare – pur se si stanno definendo gli ultimi dettagli – in merito al messaggio municipale per la richiesta del credito per i costi di progettazione relativi alla 'Fortezza di Bellinzona'. A fine agosto il Cantone (proprietario dei Castelli e che pure dovrà sottoporre al Gran Consiglio una richiesta di credito) si era detto disposto a sostenere metà del costo. Quello della progettazione definitiva si aggira attorno a 1,8 milioni di franchi. 

'Investiremo in maniera accurata'

«Potevamo aspettarci lo scioglimento della Fondazione dal momento che il futuro progetto di valorizzazione prevede un'altra entità che si occuperà della gestione delle attività dei castelli – afferma il direttore dell'Otr-Bat, Juri Clericetti –. Siamo molto soddisfatti del contributo che abbiamo ricevuto. Una cifra che, così come definito dagli statuti della Fondazione, sarà destinata all'offerta turistica e alla cultura all'interno della Città. Ovviamente – continua il direttore – questa donazione non è la salvezza dell'Otr-Bat, ma è sicuramente una cifra molto interessante. Bisognerà gestirla in maniera accurata e parsimoniosa per poter sostenere non solo i castelli, ma anche le attività turistiche del Bellinzonese». Ancora presto per esprimersi sulla pianificazione degli investimenti. «Vogliamo prima osservare la gestione corrente 2020». 

Ricordiamo che dall'ottobre 2019 – alla luce del buco di 580mila franchi emerso nella gestione dei manieri tra il 2010 e il 2017 – le redini strategiche e finanziarie erano passate in mano alla Città (per un massimo di 5 anni), che ha delegato all’Otr-Bat una serie di mansioni operative sulla base di un mandato di prestazione. Precedentemente l’Otr-Bat era corsa ai ripari decidendo di riportare sotto la propria egida la gestione contabile per anni appaltata a una fiduciaria. Mosse che sembrano portare benefici, dal momento che la perdita − venuta a galla nel 2017 dopo le segnalazioni del nuovo direttore e del nuovo responsabile finanziario – è stata dimezzata negli ultimi due anni. 

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