Bellinzonese

Bellinzona, ‘inapplicabili le misure per riaprire le scuole’

I leghisti Manuel Donati e Luca Madonna espongono perplessità sulla possibilità di assicurare il rispetto delle regole definite dal Decs

4 maggio 2020
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"Scuole, siamo davvero in grado di riaprirle in sicurezza?". Questa la domanda che si pone una buona parte della popolazione ticinese dopo la recente decisione del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (Decs) di riaprire le scuole dell'obbligo a partire dal prossimo 11 maggio. Autori di un'interrogazione indirizzata al Municipio di Bellinzona, i consiglieri comunali leghisti Manuel Donati e Luca Madonna sono convinti che la decisione del Decs sia politicamente avventata. "Rimettere in circolo decine di migliaia di ragazzi per 10/12 giorni effettivi di scuola non ha alcun senso, se non quello di far correre inutili rischi a tutti. II Decs - si legge ancora nel testo dell'interrogazione - è stato volutamente sordo all'appello di genitori, docenti e comuni che hanno manifestato a più riprese il loro dissenso".

Giudicando "inapplicabili" le misure disposte dal Cantone per tornare in classe, Donati e Madonna chiedono all'Esecutivo della Città di illustrare nel dettaglio se vi sia margine per applicare tali disposizioni e in che modo quest'ultime verrebbero messe in atto. Si chiede in particolare se si possa garantire l'alternanza di gruppi di allievi; un'entrata e un'uscita scaglionata dalle sedi; l'adeguamento degli spazi scolastici per garantire le distanze sociali; una sufficiente distanza fra i banchi; l'osservanza delle misure d'igiene (si chiede in particolare chi vigilerà sugli allievi più piccoli; la presenza del necessario materiale protettivo per allievi e docenti oltre che per il personale addetto alla pulizia; la pulizia regolare delle superfici che vengono toccate da molte persone e il rispetto delle misure igienico-sanitarie in mensa e sui mezzi pubblici durante il tragitto casa-scuole. "Se il Municipio non può garantire una o più delle misure citate - continuano Donati e Madonna -, ha intenzione di chiedere una deroga al Cantone?". E ancora: "L'Esecutivo ha preso in considerazione di eliminare l'obbligo di frequenza?". Ciò che per i consiglieri comunali leghisti sgraverebbe il compito dei docenti, comportando inoltre una presa a carico in sicurezza più gestibile. 

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