Bellinzonese

Donna uccisa in Portogallo, era originaria del Bellinzonese

Un uomo che viveva con lei l'ha accoltellata e poi ha appiccato un incendio. La figlia su Facebook: 'Hai sempre lottato per noi e per la libertà'

29 aprile 2020
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Una 62enne originaria del Bellinzonese e residente da una trentina d'anni in Portogallo è stata uccisa lo scorso 16 aprile a Idanha-a-Nova, una località situata al centro della nazione lusitana. Sospettato del brutale omicidio è un 33enne bulgaro, che l'ha accoltellata prima di incendiare la cascina in cui si trovava il corpo. Stando al Correio da Manhã, l'uomo ha confessato il delitto ma è stato inizialmente rilasciato perché non erano ancora disponibili i risultati del test del Dna per certificare l'identità della vittima. Il ritrovamento del corpo è avvenuto il 20 aprile: mentre tutti si chiedevano dove fosse finita la 62enne, lui raccontava che era andata in Svizzera in visita dalle figlie. Una spiegazione piuttosto inverosimile considerata la quasi totale chiusura delle frontiere a causa dell'emergenza coronavirus.

Cresciuta nel Bellinzonese, la 62enne aveva girato per il mondo prima di trovare dimora in Portogallo. Ma oltre alla comunità portoghese, anche il Ticino la ricorda con affetto. Le figlie della donna risiedono infatti qui, ed è proprio una delle figlie a ricordarla con un lungo post pubblicato su Facebook: "Non ti ho mai vista mollare, nemmeno nei momenti più difficili della tua vita, hai sempre lottato per noi e per i tuoi ideali, per il tuo stile di vita e per la libertà", scrive. Contattati da Tio/20 minuti, i familiari - appena rientrati dopo essere stati in Portogallo per il riconoscimento del corpo - non hanno voluto rilasciare dichiarazioni.

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