Bellinzonese

Bellinzona: niente bollino per chi ha dipendenti da zone rosse

Il Municipio risponde a un'interrogazione del consigliere Udc Tuto Rossi. La Città ha 10 dipendenti frontalieri, tutti attivi nelle case anziani

Ti-Press
27 aprile 2020
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Sono dieci i frontalieri che lavorano per la Città di Bellinzona, tutti impiegati presso le case anziani comunali. Lo spiega il Municipio rispondendo a un'interrogazione inoltrata dal consigliere comunale Udc Tuto Rossi (che chiedeva risposte il giorno stesso) lo scorso 9 marzo, ovvero quando i casi di coronavirus noti in Ticino erano ancora molto pochi ma i focolai nelle zone rosse in Italia facevano già preoccupare. L'esponente democentrista poneva una serie di domande sul numero di frontalieri attivi a Bellinzona e in particolare su quelli impiegati in vari ambiti del settore sanitario: dati che il Municipio spiega di non disporre. E a proposito di questa categoria di lavoratori, il Municipio spiega a Rossi di disapprovare il "tono stigmatizzante" della sua interrogazione. Rispedita al mittente anche la proposta dell'interrogante di introdurre un tagliando municipale con la scritta "Qui lavora (oppure non lavora) personale proveniente dalla zona rossa" da far esporre sulla porta a bar, commerci e aziende aperte al pubblico. L'esecutivo spiega di ritenere quanto proposto non solo fuori luogo "ma purtroppo terribilmente evocativo di provvedimenti analoghi adottati da regimi totalitari contro categorie di persone poi perseguite per la loro etnia o religione".

Rossi interrogava anche su una possibile epidemia in casa anziani, come di fatto è poi avvenuto nella struttura comunale di Sementina. Il Municipio, si legge nella risposta, "in accordo con le autorità cantonali" ha messo in atto "tutte le misure necessarie e indicate dagli uffici preposti per limitare il rischio e per far fronte alla situazione di contagio".

Per quanto riguarda le misure prese in generale a margine dell'emergenza Covid-19, l'Esecutivo sottolinea di aver seguito fin dall'inizio tutte le direttive delle autorità federali e cantonali. In particolare ricorda di aver chiuso tutti gli spazi accessibili al pubblico tranne lo sportello di Bellinzona centro, ha inoltre ridotto i dipendenti presenti sul posto di lavoro e ha aumentato le misure igieniche. In aggiunta il Municipio dal 16 marzo ha attivato l'hotline a disposizione di anziani e persone in difficoltà.

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