Bellinzonese

Troppo favonio: a Faido il ghiaccio... fa acqua

Il vento caldo ha causato uno spiacevole inconveniente alla nuova pista, ma la situazione dovrebbe essere ripristinata a breve

3 febbraio 2020
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Il vento caldo che soffia da nord ha causato lo scioglimento della parte superiore dello strato di ghiaccio della pista di Faido, che stamattina si presentava liquefatto. L’incidente, già verificatosi due anni fa, ha reso temporaneamente impossibile pattinare nella nuova pista realizzata a fine 2017 e costata circa 7 milioni di franchi. «Quando soffia questa aria calda, i nostri macchinari fanno fatica – spiega a laRegione Marco Manfré, presidente del Gruppo ghiaccio Faido –. In questi casi, dobbiamo solamente aspettare che la natura faccia il suo corso. Quando la temperatura si abbasserà nuovamente, tornerà tutto a posto. Probabilmente domani la situazione sarà già risolta».

In arrivo la neve

Il torneo di hockey in programma per questo weekend proprio a Faido non è quindi a rischio. «Vedendo le previsioni meteo per la settimana, ritengo che il problema non persisterà. È prevista neve sulle montagne». Un contrattempo insolito, considerando il periodo dell’anno in cui ci troviamo e la regione in questione. «È senz’altro strano, ma non così fuori dal comune. Può capitare, quando ci sono molti rovesci e tanta umidità oltralpe, di ritrovarsi a dover fare i conti con il favonio», conclude Manfré.

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