Bellinzonese

L'Usi vuole creare ad Airolo una 'casa della sostenibilità'

Il progetto, spiega il rettore Boas Eres, prevede di offrire dei periodi formativi di sei mesi nell’ambito del Bachelor su aspetti urbanistici ed energetici

Lo stabile postale in cui l’Usi mira d'insediarsi, progettato da Rino Tami (Ti-Press/Gianinazzi)
7 ottobre 2019
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Da idea a bozza e ora da bozza a progetto da consolidare con un indirizzo di studio, «quello della sostenibilità dell’agire umano in ambito ambientale, economico e sociale, ma anche medico e tecnologico». È questo l’upgrade conosciuto negli ultimi mesi dalle riflessioni che i vertici dell’Università della Svizzera italiana hanno avviato sull’intenzione di realizzare un’antenna Usi nell’Alto Ticino e più precisamente ad Airolo. «Il progetto sta prendendo forma ed è orientato alla creazione di una ‘casa della sostenibilità’», spiega alla ‘Regione’ il rettore Boas Erez: «Se da una parte è vero che non abbiamo notizie certe su quale potrebbe essere la soluzione logistica abbozzata, che nelle nostre intenzioni ideali rimane per ora quella dell’edificio postale destinato a rimanere vuoto dopo il trasloco dell’ufficio previsto quest’autunno nella vicina stazione ferroviaria, dall’altra abbiamo deciso di dare la priorità ai contenuti di ciò che vogliamo offrire agli studenti nell’antenna airolese».
La scorsa primavera Erez aveva evidenziato che Airolo ha le carte in regola per accogliere studi e seminari a contatto con le realtà scientifiche, museali, culturali e sociali presenti a ridosso delle Alpi, in un ambiente montano che va considerato e valorizzato sia come stile di vita e lavoro, sia come luogo in cui s’intersecano storia millenaria, vie di comunicazione, fonti energetiche, elementi paesaggistici e natura. In un momento in cui Airolo si appresta ad accogliere il grande cantiere per la seconda canna autostradale sotto il Gottardo e per il risanamento ambientale del fondovalle da cui scaturirà anche il rilancio turistico e sportivo della zona a ridosso delle Alpi, il rettore dell’Usi specifica che l’antenna airolese dell’Usi «potrebbe accogliere periodi formativi di sei mesi nell’ambito del Bachelor. Inizialmente avevamo pensato di concentrarci sulla realtà socio-economica nell’arco alpino; nel frattempo, visto che stiamo sviluppando una strategia relativa alla sostenibilità, inseriremmo l’antenna in questo campo. Il progetto Airolo è un’occasione unica per porre i nostri studenti a contatto con una regione che più di altre viene toccata dai cambiamenti climatici, dallo sfruttamento del territorio e delle risorse. Aspetti urbanistici ed energetici che possono rappresentate un bel terreno di studio».

Affitto o acquisizione: due opzioni aperte

Quando il progetto di studio sarà consolidato, «riallacceremo i contatti per il capitolo sede». Nei mesi scorsi la direzione dell’Usi ha incontrato il Municipio percependone l’entusiasmo. Non avendo l’Usi i mezzi per acquistare l’edificio postale progettato dall’architetto Rino Tami, c’è l’auspicio che una soluzione – le opzioni fra acquisizione o affitto sono tutte aperte – venga individuata coinvolgendo Comune, Posta e sponsor interessati al tema della sostenibilità. «Le parti sono in contatto – rileva il portavoce della Posta Marco Scossa – e attendiamo eventuali sviluppi del progetto di studio».

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