Bellinzonese

Presto un’associazione per i proprietari di rustici

Sarà costituita in autunno dopo la consegna della petizione contraria al forfait letti. Obiettivo: difendere gli interessi dei titolari nelle zone discoste

Ti-Press
22 agosto 2019
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Sono partiti in quattro la scorsa primavera con le idee abbastanza chiare. Dopo alcuni mesi trascorsi a raccogliere firme, coinvolgere politici locali ed esporre le loro convinzioni sui media, martedì sera a Biasca erano in dieci, ancor più motivati. Un impegno che sfocerà in autunno nella costituzione di un’associazione per la difesa degli interessi dei proprietari di rustici, case di vacanza e residenze secondarie nelle zone discoste del Ticino dal Mendrisiotto al Malcantone, dalla Valmaggia alla Riviera, fino alla Valle di Blenio e alla Leventina. Prima però, verso metà settembre, consegneranno alla Cancelleria dello Stato la loro petizione, sottoscritta da un migliaio di persone, che chiede di modificare la Legge cantonale sul turismo (L-Tur) laddove impone ai proprietari di case secondarie il prelievo della tassa di soggiorno nella forma del forfait annuale per ogni letto. Il cosiddetto ‘forfait letti’ che nel raggio di competenza dell’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino (Otr-Bat) ammonta a 70 franchi per posto letto (50 dove l’edificio non sia raggiungibile via strada) su un massimo previsto di 100. Un metodo voluto dal legislatore considerata l’impossibilità di definire con esattezza il reale utilizzo degli edifici in questione, ma che – sostengono i petenti – finisce per sfavorire i proprietari che vi soggiornano raramente pur avendo molti letti a disposizione, favorendo per contro quelli che fanno di rustici e affini un uso intensivo. Viene quindi chiesto di eliminare questa e altre presunte disparità di trattamento. Un ‘problema’ acuitosi nel 2018 quando l’Otr-Bat ha deciso di avviare un aggiornamento dei dati relativi ai proprietari che versano, in parte o non del tutto, il forfait letti, ciò che ha portato alla scoperta di molte situazioni non rispettose della legge poiché non regolarmente aggiornate nel corso di svariati anni dall’Otr-Bat e dai precedenti quattro enti turistici locali. Risultato: nel 2018 l’Otr-Bat ha incrementato i ricavi di 130mila franchi portando il totale della tassa forfait a 1,25 milioni. Fondi destinati per legge alla manutenzione dei sentieri, agli uffici informazione per turisti e residenti, alle manifestazioni, alla ‘carta ospiti’ con scontistiche in vari ambiti e alla messa in rete delle residenze che i proprietari desiderano affittare.

Informazioni e consulenza

I contatti avviati nel corso dei mesi da Enzo Lupi, Pietro Rusconi, Giorgio Zürcher e Alberto Finzi si sono intensificati durante l’estate facendo lievitare le firme da 700 a quasi mille e coinvolgendo altri proprietari di edifici secondari in Leventina, Blenio e Verzasca. «A questo punto crediamo che sia giunto il momento di far convergere le energie in un’associazione che agisca ufficialmente a sostegno dei proprietari che desidereranno aderire», spiega Enzo Lupi alla ‘Regione’: «Oltre alla questione della tassa di soggiorno, sono in effetti molti i temi che ci stanno a cuore e che esulano da quelli di cui si occupa la già esistente Associazione ticinese residenze secondarie» costituita nel 2012 nel Locarnese e presieduta dall’immobiliarista Renza De Dea. «La prevista associazione – annota Sergio Nizzola – potrebbe fare anche da servizio consulenza e contatti». Dalle questioni fiscali a quelle pratiche come ad esempio il rifacimento dei tetti in piode, «siamo certi che unendo le forze e le conoscenze si potrà dare un bel contributo al corretto mantenimento di questi beni immobiliari che in molti casi costituiscono un importante testimonianza storica del Ticino più profondo». E poiché l’informazione e il coinvolgimento corrono sempre più sui social, «intendiamo affidarci a una ‘piattaforma’ informatica per condividere opinioni, esperienze e decisioni», oltre all’annuale assemblea.

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