Bellinzonese

Casa del Popolo: cent'anni ma sempre attuale

L’Unione sindacale, proprietaria, propone una serie di eventi per celebrare il traguardo raggiunto e per riflettere sul mondo del lavoro

Ti-Press
2 marzo 2019
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C’è stato un momento, negli anni ’70, in cui ha rischiato di fare la fine di altre case del popolo presenti in Europa, ovvero di essere venduta. Poi però la struttura situata nei pressi della stazione Ffs di Bellinzona ha ripreso importanza affermandosi luogo simbolo per la difesa dei lavoratori, ospitando incontri e decisioni importanti e diventando punto di partenza per cortei e manifestazioni sindacali. Adesso la Casa del popolo – acquistata nel 1919 dall’Unione sindacale Bellinzona (Usb) per 160mila franchi – vanta la presenza di un bar ristorante che
dal 2015 è gestito da Sostare con un programma di inserimento socioprofessionale, diverse sale riunioni ben frequentate, aule per la formazione, appartamenti a pigione moderata e, nello stabile nuovo accanto a quello storico, due sale cinematografiche, farmacia, uffici e altri appartamenti.

La “Casa” sede di varie associazioni e sindacati (come Unia e Sev) si è ingrandita nel corso dei suoi 100 anni, ma il suo scopo rimane più attuale e necessario che mai rimanendo un luogo aperto a tutti e improntato al benessere e alla dignità delle persone, ha sottolineato il presidente Usb Saverio Lurati in occasionedella conferenza stampa per il centenario. Un luogo che, qui come altrove (in Svizzera se ne conta una cinquantina), sorge per i bisogni dei più poveri e che con il passare dei decenni diventa luogo simbolico e di aggregazione per tutta la popolazione, ha aggiunto lo storico Gabriele Rossi. All’edificio in viale Stazione sono affezionati anche i ferrovieri, come ha ricordato Angelo Stroppini, segretario sindacale del Sev che quest’anno raggiunge pure il secolo di vita.

Radiodramma, cerimonia e una rassegna cinematografica

Per celebrare degnamente i 100 anni, la Casa del popolo è diventata protagonista del radiodramma “Siam qui pur noi”, di Flavio Stroppini e Monica de Benedictis. Radiodramma che sarà presentato dal vivo al Teatro Sociale di Bellinzona sabato 16 marzo alle 20.45 (a pagamento, per
tutti), oppure domenica 17 alle 16 per gli affiliati ai sindacati Uss o su invito (biglietti da ritirare all’ente turistico entro sabato 16 a mezzogiorno). Sempre domenica 17 marzo è inoltre in programma una cerimonia su invito al ristorante Casa del popolo alla presenza della presidente del Consiglio nazionale Marina Carobbio Guscetti e della presidente del Gran Consiglio ticinese Pelin Kandemir Bordoli. I festeggiamenti per il centenario prevedono inoltre, dal 18 al 22 marzo, una rassegna cinematografica nelle sale del Forum con la proiezione di quattro pellicole su temi inerenti al mondo dei lavoratori, per promuovere la riflessione e il dialogo anche tra i giovani. Lunedì 18 marzo alle 14.30 viene proiettato “Potiche” di François Ozon (2010, commedia con Gérard Depardieu e Catherine Deneuve che racconta la storia di uno sciopero in fabbrica). “Bread and roses” di Ken Loach (2000) sarà proiettato mercoledì 20 (ore 14.30) e il giorno successivo alla stessa ora toccherà a “Tutta la vita davanti” di Paolo Virzì (2008), sul lavoro precario nei call center. Un’altra pellicola di Ken Loach questa volta sul lavoro interinale, “In questo mondo libero” (2007), concluderà la rassegna venerdì 22 (ore 8.30). Gli appuntamenti – che prevedono l’ingresso gratuito per gli affiliati ai sindacati Uss e per le scuole che si sono iscritte –vedranno la presenza del critico cinematografico Mariano Morace, che
introdurrà le proiezioni. Dall’11 al 30 marzo sarà inoltre esposta nelle sale del ristorante una selezione di manifesti del Primo Maggio dell’Unione sindacale svizzera.

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